Atessa, Ospedale di Zona Disagiata. Febbo: ‘Stanchi degli annunci, ora gli atti ufficiali’

Atessa. “Accogliamo con favore l’accelerazione da parte dell’assessore Paolucci per l’apertura dell’Ospedale di Zona Disagiata presso il San Camillo di Atessa, peraltro richiesta tramite una risoluzione votata all’unanimità dall’intero Consiglio regionale. Nutriremo però forti dubbi fino a quando non leggeremo gli atti e i documenti del Ministero competente invece dei soliti annunci a cui l’assessore ci ha abituati al suo rientro da Roma dopo le valutazioni del Tavolo di Monitoraggio”.

 Questo il commento del consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che ribadisce quanto segue: “Per questo ho inserito nell’ordine del giorno della Commissione di Vigilanza, convocata per domani, mercoledì 21, la discussione sulla Dgr 824 relativa alla “Rete Ospedaliera”. Sono stati convocati l’assessore Paolucci, il Direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale Mascitelli e il Direttore del Dipartimento Sanità Muraglia che potranno chiarire e soprattutto documentare il lavoro svolto in relazione alla richiesta per l’ottenimento del riconoscimento per Zona disagiata per l’Ospedale di Atessa”. “Per quanto mi riguarda – continua Febbo – continuo a nutrire delle forte perplessità in merito al lavoro svolto fino ad oggi dall’assessore Paolucci anche perché ricordo che abbiamo una Delibera di giunta (824) che doveva essere approvata l’11 ottobre, mentre è stata adottata solo il 25 ottobre, pubblicata ‘stranamente’ addirittura venerdì 9 novembre e inviata a Roma lunedì 12 quando il Tavolo di monitoraggio è stato convocato per il 15 novembre. Per cui attendo di leggere il verbale del Tavolo di Monitoraggio per capire le decisioni assunte dal Ministero che nel tempo ha chiesto diversi chiarimenti all’assessorato alla Sanità e puntualmente non sono mai arrivati. Pertanto sia l’iter dell’approvazione sia la trasmissione della delibera n.824 agli uffici competenti del Ministero mi lasciano dubbioso. Non comprendo come abbia fatto il Ministero a valutare un documento di circa 150 pagine con soli due giorni lavorativi. Domani – conclude Febbo – speriamo che i convocati si presentino in Commissione per dissipare i miei fondati dubbi”.

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