Chieti, El Zohbi: ‘Il sindaco ammette che l’Ufficio Case non funziona’

corso marrucinoChieti. “Solo dopo quattro anni e mezzo il Sindaco di Chieti ammette le responsabilità della sua Amministrazione e dichiara testualmente che ‘l’Ufficio case non funziona come dovrebbe’. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, ma questa tardiva ammissione di responsabilità purtroppo non cancella quattro anni e mezzo di inefficienza amministrativa sua e dei due suoi Delegati”.

 
 Lo dice in una nota il capogruppo dell’Idv in Consiglio Comunale a Chieti, Bassam El Zohbi, che aggiunge: “Purtroppo, quanto innanzi è alla base della distruzione di un Ufficio che per decenni è stato sempre pronto a dare risposte ai cittadini! La suddetta ammissione del Primo Cittadino avviene, però, solo in data 9 ottobre 2014 ovvero lo stesso giorno che si è visto recapitare una nota a firma del sottoscritto e del Consigliere Costa nella quale denunciavamo ritardi e errori nella gestione dell’ufficio riservandoci, in ultimo, di rivolgerci noi alla Procura qualora non avessimo ricevuto risposta. Sono lieto, unitamente al Consigliere Costa, di essere stati da pungolo per il Sindaco affinché prendesse carta e penna per rivolgersi alla Procura ma ci saremmo aspettati un suo impegno diretto per capire cosa sta succedendo e magari provare a risolvere i problemi visto che a tutt’oggi la situazione Politiche per la Casa è ferma e nessuno riesce a venire a capo di questo garbuglio incredibile. Inoltre, il Sindaco, forse troppo preso a scrivere anziché assumersi direttamente le proprie responsabilità, finisce anche con il dimenticare i fatti, dichiara di essere sorpreso di “…tanta attenzione di El Zohbi sui problemi dell’Ufficio Casa”. Evidentemente ha la memoria corta e ha dimenticato l’operato del sottoscritto suffragato anche da articoli di stampa, conferenze e comunicati negli anni nei quali sono stato Assessore. Ma ancor peggio è l’accusa che “… da assessore” non sarei stato “..solerte e attento come mostra oggi da oppositore” è solo un ridicolo tentativo di tamponare alla meno peggio, una voragine al suo operato e dei suoi due delegati che si allarga a dismisura. Partiamo per ordine. Il sottoscritto appena nominato Assessore alle Politiche Abitative per controllare la veridicità di alcune domande pervenute all’Ufficio ha dotato il medesimo ufficio di collegamento all’Agenzia delle Entrate, collegamento all’Ufficio Catasto e collegamento all’Ufficio Anagrafe per poter fare veloci incroci sui dati forniti dai richiedenti. L’Amministrazione Di Primio, invece, ha disattivato detti collegamenti! Il sottoscritto, accertata la scarsità delle Case Popolari disponibili annualmente, per rispondere alle esigenze di tante famiglie teatine, ha istituito il Fondo di Emergenza Abitativa rivolto ai meno abbienti ovvero quelle famiglie con reddito ISEE dichiarato inferiore ai seimila (6.000,00) Euro annui. Con detto Fondo ho potuto dare risposte concrete a tutte, e sottolineo tutte, le famiglie che ne avevano i titoli per potervi accedere. L’Amministrazione Di Primio ha ridotto detto Fondo con il risultato che poche famiglie possono oggi accedervi mentre ad altre è negato per mancanza di fondi creando così “figli e figliastri” Le de-registrazioni dei miei interventi in Consiglio Comunale in questi ultimi quattro (4) anni e mezzo testimoniano senza timore di smentita quante volte e a quante riprese il sottoscritto abbia rivolto invito al Sindaco, all’ex Assessore D’Agostino e all’attuale Assessore Marrocco, affinché fosse rimpinguato il Fondo di che trattasi. Ma tutte le volte si è eretto un muro da parte dell’Amministrazione mostratasi sempre assurdamente insensibile alle mie richieste sostenendo, invece, che il tutto si risolve con la costruzione di altri appartamenti. Ma quali alloggi, con quali soldi e su quali terreni? Si tratta di demagogia spicciola! Il sottoscritto, da Consigliere di Opposizione, ha voluto, ha predisposto ed ha fatto istituire il Regolamento per l’erogazione di un Fondo di Emergenza Abitativa (dicembre 2012), nonostante i numerosi ostacoli frapposti da parte dell’Amministrazione Di Primio inspiegabilmente (?!?) contraria a che detto Regolamento fosse approvato! Il sottoscritto ha istituito (2006) il Regolamento per l’Assegnazione di Case all’Emergenza Abitativa – adottato in seguito anche dal Comune di Pescara. Come si evince da dati incontrovertibili, tutto quello che oggi è operativo nell’Ufficio Politiche per la Casa è la risultanza del mio lavoro. Infatti, i due assessori che si sono succeduti in questi quattro (4) anni e mezzo non hanno apportato alcunché di loro, se non riscaldare una poltrona con buona pace del Sindaco! Il sottoscritto tramite il Fondo Nazionale per il sostegno all’affitto privato ha portato ogni anno nelle tasche dei cittadini aventi diritto, duecentottantamila (280.000,00) Euro, grazie unicamente al gran lavoro di sostengo alle famiglie e di informazione svolto unitamente a coloro i quali hanno gestito per anni l’Ufficio Casa. Di contro l’Amministrazione Di Primio non è stata neppure in grado di predisporre un Bando in tempo utile e di pubblicizzarlo adeguatamente affinchè più cittadini potessero parteciparvi! Risultato di questa ultima – in ordine di tempo – inefficienza è che solo 70 famiglie hanno saputo del Bando – grazie però ad una mia nota al riguardo – e presentato in tempo le domande rispetto alle 270 famiglie che per anni ne hanno sempre fatto domanda. Se il Sindaco non comprende quale sia il problema abitativo che grava sul Comune di Chieti e non comprende le difficoltà dell’Ufficio, mi domando come possa affrontarli per risolverli? L’Amministrazione non riesce ad accettare l’idea che stanziare più soldi sul Fondo Emergenza Abitativa oltre ed essere l’unica strada concreta per rispondere alle difficoltà di tante famiglie che non riescono a pagare l’affitto, è un vero e proprio investimento. Infatti, i fondi utilizzati oggi, in nome del Fondo di Emergenza Abitativa sono recuperati l’anno successivo in ragione della Legge 431/98 e del Piano Casa – varato annualmente dal Governo centrale. Purtroppo per Chieti e per i suoi cittadini neppure l’avvocato Di Primio conosce detta Legge né tantomeno il Piano Casa, che dovrebbe essere invece l’ “abc” del buon amministratore e di chi è chiamato a gestire l’Ufficio Politiche per la Casa per dare risposte concrete alle famiglie! Ricordo al Sindaco Di Primio, evidentemente poco o per nulla informato, che gli ultimi  Accordi Territoriali per calmierare gli affitti, sono stati sottoscritti da me con Sindacato Inquilini, Proprietari e Università. Anche in questo caso l’attuale Amministrazione è colpevolmente assente! Aggiungo, in conclusione, che sempre e solo il sottoscritto si è attivato affinché venissero stanziati finanziamenti per portare il metano ed installare caldaie per riscaldamento in molte case popolari che ne erano sprovviste.
 
 “Anche in questo caso – conclude El Zohbi – l’Amministrazione Di Primio non solo non ha fatto nulla ma probabilmente ignora anche l’esistenza di detto problema! Infatti, sono ancora tante le famiglie che nel 2014 si riscaldano con le bombole a gas! Ci sarebbero ancora tante cose da dire in questo senso ma dilungarsi non serve, risponda il Sindaco su quello che ha fatto lui e la sua Amministrazione in quattro (4) anni e mezzo perché per il sottoscritto parlano i fatti!”.
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