Chieti, Giustizia Sociale: ‘Il Pd non cambia’

Chieti. “Ci aspettavamo delle risposte o, in alternativa, proposte costruttive, o magari, suggerimenti e integrazioni alla nostra idea di non ricandidare a Palazzo D’Achille a Chieti nessun consigliere comunale uscente con più di due consiliature alle spalle, per dare ai cittadini di Chieti un segnale di rinnovamento politico-istituzionale vero e non solo a chiacchiere”.

 
 Così in una nota Vittorio Cimini, vicesegretario politico di Giustizia Sociale, che aggiunge: “Ci attendevamo, insomma, un grande segnale di maturità sociale da parte di tutte le forze politiche cittadine con l’apertura di un dibattito sul tema ‘Largo ai volti nuovi’ costruttivo e, perché no, condiviso . Mai e poi mai ci saremmo aspettati  repliche che sanno di vecchio politichese fatte di attacchi personali, senza mai entrare nel merito delle questioni, per nascondere, come sempre, debolezze e amore per lo status quo. Soprattutto da chi fa da portavoce ai partiti importanti che spesso si riempiono  la bocca di slogan ad effetto del tipo “largo ai giovani” e poi si chiudono a riccio quando c’è l’opportunità di passare dalle parole ai fatti. Insomma, la solita politica del predicare  bene e razzolare male! Quella evidentemente tanto cara al Pd e, in particolar modo, alla sua dirigente provinciale  Chiara Zappalorto che non sapendo come giustificare innanzi l’opinione pubblica la difesa  della poltrona dei tanti “consiglieri datati”  del suo partito che, con la proposta di  Di Paolo,   sarebbero andati a casa, ha pensato bene di sviare il discorso, metterla sulla caciara politica e condire  il dibattito con offese gratuite e personali. Così facendo la dirigente del PD ha certificato, di fatto, la logica della vecchia politica che regna insistentemente all’interno del suo partito a livello locale con la difesa ad oltranza delle prerogative personali.
A meno ché la furbetta Zappalorto non abbia sviato di proposito il tema “rottamazione” per il suo imbarazzo sull’argomento posto in discussione perché già sa che a giocarsi le primarie per la candidatura a Sindaco di Chieti per il Centro Sinistra saranno proprio alcuni  dei consiglieri-senatori  del PD a Palazzo D’Achille. Altreo che rinnovamento! Intanto noi incalziamo ancora tutte le forze politiche cittadine:  siete d’accordo a lavorare su un’ipotesi di attuare un controllo sistematico sulla qualità dell’azione amministrativa non solo dopo 10 o 5 anni, ma ogni tre mesi, per esempio, con incontri puntuali, fisici e non solo  social network , con la cittadinanza, dove consiglieri e assessori possano illustrare direttamente lo stato dell’arte del proprio lavoro? Attendiamo chiaramente risposte nel merito dai segretari politici cittadini  (invitandoli possibilmente ad evitare le ingiurie e offese personali)
 
 “Per finire – conclude Cimini – sulla replica della del consigliere Di Pasquale Franco è meglio stendere un velo pietoso perché si commenta da sola. Noi proponiamo che il mandato politico duri, al massimo, due consiliature e Lui ci rammenta che sono quattro le consiliature che lo vedono di “ sentinella” davanti alla sede del Comune, prima a S. Giustino ed in seguito alla Banca d’Italia, venti lunghi anni che, a suo dire, saranno venticinque visto che si ricandiderà e sarà eletto”. 
Auguri !!!!
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