Provincia di Chieti, l’amministrazione Di Giuseppantonio traccia un bilancio di fine mandato

Chieti. Il presidente della Provincia di Chieti uscente, Enrico Di Giuseppantonio, insieme alla giunta provinciale, ha illustrato l’attività amministrativa di fine mandato.

 
 “Ringrazio la giunta che è rimasta in carica nonostante fosse senza indennità – ha detto Di Giuseppantonio – e fino al Consiglio Provinciale di ieri ha preso delle decisioni importanti. Abbiamo ereditato un Ente pieno di debiti, questo non ci ha permesso di reperire altre risorse per realizzare altre opere. Restiamo un Ente sulla via di risanamento. La giusta amministrazione si evidenzia dal fatto che, nonostante il dissesto finanziario, non abbiamo fatto ricorso ai contributi dello Stato così come hanno fatto altri Enti. C’erano parecchi debiti fuori Bilancio, abbiamo cancellato parecchi crediti non esigibili anticipando quello che dovranno fare molti Comuni con la nuova contabilità, lo abbiamo fatto per evitare squilibri maggiori. Abbiamo diminuito i fitti passivi, i costi della politica del 70% ed abbassato molti altri costi. Lo abbiamo fatto assumendo molti sacrifici, con tutto ciò abbiamo fatto delle cose importanti, non abbiamo tagliato un centesimo alle competenze che riguardano l’Ente ed abbiamo incrementato il Sociale. Abbiamo investito per le scuole 47 milioni con 85 interventi nella viabilità, 14 interventi di edilizia scolastica, abbiamo investito nell’energia. Nonostante le nostre casse, abbiamo avuto un finanziamento di 80 milioni con il progetto Elena che abbiamo esportato alla Provincia de L’Aquila perché i fondi erano superiori al nostro fabbisogno. Grazie al nostro Osservatorio c’è stato un incremento della raccolta differenziata. Sulle Politiche Giovanili abbiamo avuto 4 progetti approvati. Anche sul turismo abbiamo avuto finanziamenti e distribuito in maniera omogenea. La situazione che si è creata nelle Province d’Italia è bizzarra e stravagante, la Legge Delrio presenta diverse contraddizioni, non dà più soldi, quindi non vedo come le Province possano assolvere ai loro compiti importanti. È stata soprattutto abolita la democrazia dell’elezione popolare. Questa è stata una Provincia aperta che ha fatto della trasparenza la propria bandiera, che ha iniziato un’azione che è stata emulata ma anche e soprattutto le cose positive che danno impulso alla politica turistica. La Provincia non è mancata in nessuna azione di sostegno alle tante aziende che hanno dovuto chiudere i battenti in questi 5 anni”.
 
Francesco Rapino
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