Francavilla, Palazzo Sirena: Luciani replica a Di Renzo

antonio lucianiFrancavilla al Mare. “L’affidamento dell’incarico ad uno studio di ingegneria, da parte di questa Amministrazione, dimostra che non abbiamo preconcetti, ma il concetto di base è quello di agire nel rispetto delle regole e del bene comune. Poi, è chiaro che possono esserci punti di vista diversi ma non ci sottraiamo e non ci sottrarremo mai, dopo avere ascoltato tutti, alle decisioni da assumere”.

 
 Lo dichiara il sindaco di Francavilla al Mare, Antonio Luciani, rispondendo al consigliere Di Renzo sulla questione relativa al Palazzo Sirena.
 
 “Lo spettro della demolizione – continua il primo cittadino – fa un po’ parte della propaganda che ogni volta si mette in moto per confondere i cittadini e buttarla in caciara. La riduzione dei volumi inutilizzati, che sviluppano solo spese di gestione e di manutenzione, rimane un tema da approfondire per stabilire l’utilizzo della struttura e il suo ‘autosostentamento’ una volta garantito, con il nostro studio, la sicurezza dei frequentatori”.
 
 “Non esisteva, come per altre strutture – fa presente il sindaco Luciani – una documentazione esaustiva sul Palazzo né un collaudo. Chi sostiene di sapere, lo fa spesso con leggerezza, confortato dalla totale assenza di responsabilità che alla fine ricade solo e soltanto sugli amministratori. L’edificio non è adeguato sismicamente: bisogna destinare, dunque, delle somme a questo scopo seppure di entità minore rispetto alla previsioni iniziali. Le riflessioni e gli approfondimenti, e l’arrivo di un nuovo assessore alla Pianificazione, ci vedrà intraprendere una discussione approfondita per stabilire un percorso che porti il Palazzo Sirena ad essere parte viva e vissuta della città, un vero luogo di aggregazione, utilizzando tutti i diversi dispositivi consentiti dal codice dei contratti”.
 
 “Dovremmo capire cosa farne e stabilire una ristrutturazione. Tutto ciò, con onestà intellettuale e senza demagogie – conclude il Sindaco -: con la consapevolezza che l’uso non può essere un esercizio d’improvvisazione, come l’organizzazione di tornei di Monopoli o il gioco del nascondino, ma un utilizzo che porti economia e presenze. Il Palazzo Sirena sarà, insomma, uno dei punti sui quali scommettiamo il futuro”.
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