A Chieti riunione su vendita prodotti ortofrutta

Chieti. “Nel corso della riunione sono state analizzate le problematiche inerenti la vendita di prodotti ortofrutticoli – più in generale di generi alimentari – alla luce della recente sentenza emessa dalla III Sezione della Cassazione, secondo la quale la commercializzazione di prodotti ortofrutticoli all’aperto ed esposti, pertanto, agli agenti inquinanti, costituisce una violazione dell’obbligo di assicurare l’idonea conservazione delle sostanze alimentari, punibile penalmente e con l’ammenda ai sensi della legge 283/62 che disciplina la produzione e la vendita delle sostanze alimentari”.

Così in una nota l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Chieti, Antonio Viola, a margine della riunione svoltasi presso la sede dell’Assessorato con i rappresentanti delle associazioni di categoria Coldiretti, Cia, Campagna Amica e Confartigianato, con il rappresentante del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della Asl e con la Comandante della Polizia Municipale, Donatella Di Giovanni.

“Tale sentenza aggiunge l’assessore Viola – pur se emessa da una sezione della Consulta, avrà, infatti, importanti implicazioni per i commercianti. Di qui la necessità di un incontro con rappresentanti di categoria, della Asl e della Polizia Municipale.In attesa di ulteriori sviluppi prescrittivi, ho sottolineato che, come unico riferimento normativo vigente, vi è un’ordinanza emessa in data 3 aprile 2002 dall’allora Ministro della Salute, Girolamo Sirchia  che detta le norme in materia di igiene e sanità per i prodotti alimentari e la loro vendita all’aperto, ordinanza alla quale le associazioni di categoria si sono impegnate a dare la massima diffusione affinché venga rispettata. In particolare, l’ordinanza ministeriale fissa i requisiti igienico-sanitari per: aree pubbliche; posteggi e/o fiere; costruzioni stabili, negozi mobili e banchi temporanei.Il rappresentante della Asl, D’Ercole, ha fatto presente che anche una normativa europea impone regole precise a salvaguardia dell’igiene e che  sono state comminate sanzioni a coloro i quali ponevano in vendita prodotti ortofrutticoli in modo inadeguato. Il servizio Sian della Asl ha effettuato prelievi ed analisi sui prodotti posti in vendita che sono, tuttavia, risultati essere a norma. Si è, altresì, concordato, di attivare una forte campagna di sensibilizzazione nei confronti degli associati per il rispetto delle norme igieniche. Invitando alla prudenza circa la valutazione della sentenza, ho sottolineato l’opportunità di istituire un comitato composto da Asl, Polizia Municipale e associazioni di categoria che avrà tra i suoi compiti quello di fissare i criteri di valutazione per effettuare monitoraggi ed eventuali analisi al fine di tutelare i consumatori”.

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