Presentata la nuova giunta provinciale di Chieti

Chieti. Sono stati presentati i nuovi assessori provinciali nominati del presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio.

La presentazione è avvenuta alla presenza del vicepresidente Antonio Tavani e degli assessori Eugenio Caporrella, Gianfranca Mancinie Tonino Marcello. La sostituzione si è resa necessaria nel rispetto di quanto riportato dallo Statuto provinciale dopo le dimissioni di coloro che hanno manifestato l’intenzione di candidarsi alle elezioni regionali. I nuovi assessori sono: Angelo Argentieri, Carla Di Biase, Gianni Di Rito, Franco Moroni, Arturo Scopino e Paolo Sisti. Le deleghe saranno assegnate nel corso della giunta provinciale convocata per la settimana prossima dal presidente Di Giuseppantonio. A prender il posto lasciato in Consiglio Provinciale di nuovi assessori, che per Statuto devono dimettersi da consiglieri saranno: Saverio Di Giacomo (collegio 26 San Salvo II – Cupello), Antonio Di Paolo (collegio 20 Orsogna), Roberto Ferraioli (collegio 24 San Giovanni Teatino), Rocco Micucci (collegio 15 Guardiagrele), Paolo Sablone (collegio 9 Chieti III) e Nicola Soria (collegio 26 Vasto III). Confermata per quest’anno l’applicazione della riduzione del 40% alle indennità di presidente e assessori, anche per via del Patto di Stabilità.
“I costi sono stati ridotti in quest’ultimo periodo in maniera drastica – ha sottolineato il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio – abbiamo deciso di scegliere come assessori chi era già consigliere provinciale. Abbiamo chiesto un sacrificio in questi ultimi mesi anche in vista delle prossime vicende italiane. Sono convinto che con la loro competenza e con la loro passione daranno un importante contributo in questo reich finale. Dobbiamo lasciare in una buona situazione questo Ente, meglio di come lo abbiamo trovato. Abbiamo potuto impegnare poche risorse per le strade e per gli altri interventi. Io ed i nuovi assessori ci metteremo la faccia, soprattutto sul fatto che non riusciamo a fare tutto a causa dei pochi fondi”.
Francesco Rapino

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