Chieti. “Il nervosismo serpeggia evidente nel presidente della Provincia se, ad una mia puntuale interrogazione, risponde con toni alti, provocatori e pieno d’insulti! Spiace poi verificare che, medesimo stato d’animo, coinvolge anche autorevoli esponenti della sua maggioranza”.
Così in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’mico, che aggiunge: “È una evidente caduta di stile che non gli riconosco perchè è solitamente sobrio nei modi e nei toni; probabilmente l’incertezza politica che aleggia sul suo futuro suo e della maggioranza che presiede lo rende nervoso. Nella stizzita replica che ha diffuso ai media sul contenuto della mia interrogazione afferma alcune inesattezze quali: come può dire che all’interno dell’Ops non ci ‘… sono le giuste professionalità’ per sistemare il sito web dell’ente se neanche lo ha mai verificato (?); erroneo dire che la legge non prevede l’affidamento alle società ‘in house’ se l’Ops lo è a tutti gli effetti (?) Tra questi anche quello relativo al servizio per i Centri per l’Impiego oggetto della mia interrogazione; sbaglia quando dice che, per il futuro dell’Ops si attende il parere della sezione regionale abruzzese della Corte dei Conti, quando, sugli specifici elementi della spending review, ne esiste uno simile di quella della Liguria di cui hanno contezza e conoscenza (?). L’Ops non ha mai rappresentato una priorità per questa amministrazione. Su questo ente non hanno mai avuto idee e progetti chiari nonostante l’abbiano affidato a uomini di propria fiducia che ebbero responsabilità significative con le giunte presiedute da Mauro Febbo e Tommaso Coletti. Lo rassicuro del fatto che, prima di scrivere e comunicare, leggo, studio, approfondisco e mi documento. Al posto suo andrei piano nel dare giudizi altrui circa il fatto di aver rappresentato bene o meno i propri elettori. La verifica elettorale, prima o poi, arriva per tutti. Lui, quanto la sua coalizione, è certo di godere della maggioranza dei consensi tra i cittadini? Io, che il territorio lo giro con frequenza e costanza, avverto una sensazione diversa ed opposta. Da tempi non sospetti abbiamo chiesto chiarezza su tutto il contenzioso politico di questi anni proprio per il rispetto che diamo ai cittadini amministrati. Loro non hanno mai voluto. La ‘favola’ dei conti in disordine adesso non regge più ma l’inconcludenza e l’approssimazione con cui hanno gestito la provincia certamente sì. L’Ops è solo una delle tante altre questioni su cui hanno fallito”.
