Casalincontrada, Montanaro su vicende Aca e Ater

sergio_montanaroCasalincontrada. “Tutti i politici cadono dalle nuvole. Oggi. Tutti i politici ad invocare una rapida ed incisiva azione riformatrice delle leggi regionali sulla trasparenza. Oggi. Di fatto tutti i politici prendono le distanze dalle persone implicate nello scandalo delle presunte tangenti negli appalti dell’Aca e dell’Ater in provincia di Chieti. Oggi”.

Così il capogruppo di Casale Futuro, Sergio Montanaro, sul proprio blog a proposito delle ultime vicende che hanno riguardato l’Aca e l’Ater.

“Eppure – prosegue Montanaro – proprio molti dei politici che oggi svicolano o gradirebbero poterlo fare sono proprio i garanti di tali sistemi e metodologie di amministrazione e soprattutto di mantenimento del potere a cui ormai troppi Enti sono assoggettati. Non si possono dimenticare gli appelli affinchè si riconducesse, se mai vi sono state, ad una più attenta e controllata gestione di fatto di tali ed altri enti. Non possiamo dimenticare nel caso dell’Aca delle battaglie tenutesi nella scorsa estate tra i vari sindaci. Non possiamo dimenticare le battaglie sulla formazione del Cda attualmente in sella. Non possiamo dimenticare ancora nel caso dell’Aca delle vicende legate alle intercettazioni telefoniche, che se non penalmente rilevanti, sicuramente hanno evidenziato un metodo di spartizione e formazione dei vertici a livello politico che lasciano l’amaro in bocca. E’ di pochi giorni fa l’ennesima polemica per l’aumento della tariffa dell’acqua, che badate non è solo politica, ma è sostanziale perchè incide pesantemente dl punto di vista sia economico che della qualità della nostra vita, vedi cronici disservizi sull’erogazione dell’acqua e problemi della depurazione sino alle difficoltà burocratiche. E i vertici di queste aziende da chi sono nominati? Molti di coloro che stanno parlando, stracciandosi le vesti scandalizzati e proponendo drastiche restrizioni del nulla, in questi giorni è evidente che debbono farlo, ma in cuor loro sanno di essere compartecipi e muti osservatori di giochi politici altrui. Per non parlare poi dei sindaci che compongono l’Assemblea dell’Ato e dell’Aca. Per non parlare del Cda dell’Aca e di tutte le vicende che la cronaca ci ha fatto conoscere. Proprio questo è il cuore della vicenda comune a tante realtà: non parliamone, si facciano i fatti e soprattutto a casa! E domani non sia solo un altro giorno come oggi”.

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