Provincia di Chieti, balneabile il 97% della costa

incontro_in_provincia_sulla_balneazioneChieti. La costa della provincia di Chieti è balneabile al 97% e le acque sono classificate eccellenti. E’ quanto è emerso nel corso dell’incontro svoltosi oggi presso il Palazzo provinciale, a Chieti, e convocato dal presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, per approfondire la questione relativa alla balneabilità delle coste abruzzesi dopo la diffusione dei dati da parte del Ministero della Salute.

All’incontro erano presenti l’assessore provinciale all’Ambiente Eugenio Caporrella e l’assessore provinciale al Turismo Remo Di Martino e hanno partecipato il direttore generale dell’Arta, Mario Amicone e di un tecnico, i presidenti della Sasi e dell’Aca, il rappresentante dell’Ato Chietino,  i sindaci e i rappresentanti dei Comuni di Francavilla al Mare, Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo, oltre ai rappresentanti delle associazioni balneari. L’Arta ha illustrato i dati tecnici sulle acque raccolti a seguito dei controlli effettuati sui punti di prelievo stabiliti dalla Regione, ribaltando i risultati statistici non omogenei di cui si è parlato nei giorni scorsi in riferimento all’Abruzzo: come detto, la costa della provincia di Chieti è balenabile per il 97%. Nello specifico, il valore corrisponde ai chilometri di costa “balenabile” sul totale di costa adibito a balneazione e sottoposto a controllo. A ciò si escludono, per legge, le zone “non adibite a balneazione”, quali foci dei fiumi e porti. In pratica su un totale di 68 chilometri di costa, sono sottoposti a controllo dell’Arta 62,70 chilometri, di cui soltanto 2,5 chilometri risultano non balenabili. Tecnicamente, “non balneabile” significa che dai rilievi sono emersi valori non conformi che determinano il “divieto temporaneo di balneazione”, suscettibile di revoca se si apportano misure migliorative. Lì dove c’è una presenza maggiore di aste fluviali i valori risultano più vulnerabili, ma con adeguate misure di depurazione il problema si può ovviare. Infatti quest’anno l’Arta, grazie agli intervenenti delle Società di Gestione del Servizio Idrico, ha recuperato alla balneazione 750 metri di costa rispetto allo scorso anno.
“Cittadini e turisti possono stare tranquilli, la qualità delle nostre acque risulta in buona salute – dichiara a margine dell’incontro il presidente Di Giuseppantonio – anzi prevalentemente eccellenti secondo i parametri della normativa nazionale e comunitaria. Questo dato si traduce in una conferma oggettiva sullo stato delle acque che tra altro registra un trend positivo negli ultimi anni, grazie anche alle politiche di depurazione messe in campo a livello locale nonostante le difficoltà economiche. Su questo aspetto abbiamo concordato di sollevare la questione presso la Regione affinché vengano stanziati in tempi brevi i fondi Fas per l’adeguamento e il potenziamento dei sistemi di depurazione, alcuni dei quali obsoleti o usurati necessitano di interventi di manutenzione non prorogabili. Bisogna portare all’attenzione della Regione la questione tecnica – prosegue il presidente Di Giuseppantonio – in quanto i dati su cui si è basato il Ministero sono dati statistici non omogenei che mistificano il risultato complessivo sulla balneabilità delle nostre acque. E’ necessario quindi allineare le modalità di rilevazione applicate in Abruzzo a quelle delle altre regioni italiane. Inoltre, se da una parte chiederemo alla Regione investimenti importanti da destinare alla depurazione per progetti mirati e a breve termine, dall’altro rafforzeremo il monitoraggio del funzionamento dei depuratori o degli scarichi abusivi incrementando i controlli da parte della Polizia Provinciale e delle altre Forze dell’Ordine. Una comunicazione efficace in questo caso è fondamentale per una corretta informazione a cittadini e turisti – conclude il presidente Di Giuseppantonio – per questo auspico che sindaci e amministratori provvedano a pubblicizzare sui propri siti internet la pagina web dell’Arta, magari con l’inserimento di un banner dedicato, e curino con maggio attenzione la cartellonistica presso le zone balneabili, in modo che gli utenti possano essere adeguatamente informati sullo stato delle acque e, più in generale, sul lido che hanno scelto”.

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