Chieti, revisione Patto di Stabilità per favorire Imprese ed Enti Locali: il commento di Di Primio

di_primio_umbertoChieti. “Nel partecipare a questa assemblea, desidero consegnare alcune riflessioni personali maturate a seguito di una delle ultime riunioni dell’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani – nel corso della quale si è discusso a Roma dello sblocco dei pagamenti delle opere pubbliche”.

Così il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, nel corso dell’assemblea, indetta da Ance Chieti per il rinnovo degli organi sociali, esprimendo la necessità di rivedere i criteri del Patto di Stabilità e la semplificazione delle procedure amministrative.

“Nel partecipare a questa assemblea – ha aggiunto Di Primio – desidero consegnare alcune riflessioni personali maturate a seguito di una delle ultime riunioni dell’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani – nel corso della quale si è discusso a Roma dello sblocco dei pagamenti delle opere pubbliche. Oggi, infatti, Enti Pubblici ed imprese private credo siano accomunate ‘dallo stesso pericolo’ derivante ‘dal medesimo male’. Il pericolo per le aziende in realtà è rappresentato sia dal ritardo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione – sono quasi 20 miliardi di euro quelli che le imprese devono ancora avere dal settore pubblico -, sia dal Patto di Stabilità cui gli Enti sono assoggettati, coinvolgendo, di riflesso, le imprese che non vedono erogarsi le somme loro dovute. Basti pensare che solo le risorse bloccate dal Patto ammontano, anche quando gli Enti hanno disponibilità economiche in cassa, ad oltre 14 milioni di euro. È indubbio, quindi, alla luce di quanto affermato, che tale norma europea rappresenti un problema e in quanto tale debba essere rivista al fine di consentire agli Enti Locali di pagare i lavori realizzati nelle annualità pregresse, di gestire gli interventi già portati a compimento e di permettere un riallineamento con i tempi relativi alle scadenze dei creditori. Il presidente nazionale Ance, Paolo Buzzetti, nei giorni scorsi ha espresso la necessità di operare pressioni istituzionali, alla luce di questo, e delle ulteriori sollecitazioni dei Comuni, spero che il nuovo governo e la comunità europea aiutino le imprese e gli Enti Locali nella risoluzione dei problemi che li attanagliano e, soprattutto, concedano una moratoria al Patto di Stabilità in modo da ottemperare ai pagamenti dei lavori avviati e spesso ultimati. Congiuntamente a tutto questo – ha concluso il sindaco – ricordo, a tal proposito, anche le osservazioni fatte da Anci, che ha chiesto lo sblocco dei pagamenti per le opere pubbliche in corso, per un ammontare complessivo di 8-9 miliardi di euro, osservazioni che devono essere immediatamente poste nell’agenda del nuovo governo e poi in quello delle commissioni europee al fine di rivedere le norme in materia di Bilancio e di Patto di Stabilità. Altre necessità fondamentali non possono che essere, poi, la revisione delle regole in materia di Bilancio, una maggiore professionalizzazione e formazione del personale della Pubblica Amministrazione, esigenza non più differibile, ed una profonda semplificazione e sburocratizzazione delle procedure amministrative, così da essere più vicini alle imprese e favorirne la competitività”.

Impostazioni privacy