Valle del Sangro, a rischio 12mila posti lavoro

disoccupazioneDodicimila posti di lavoro a rischio nella Valle del Sangro. A lanciare l’allarme sono le sigle sindacali di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Flp e Findici, secondo cui “la situazione di precarietà e le disfunzioni che si evidenziano nel Consorzio per lo Sviluppo industriale del Sangro, causate soprattutto dalla Legge Regionale di costituzione dell’Agenzia Regionale Attività Produttive, hanno di fatto bloccato qualsiasi tipo di investimento teso alla manutenzione e al miglioramento degli impianti ed infrastrutture gestiti dal Consorzio industriale”.

“Il protrarsi di questa situazione di stallo” aggiungono “oggi può comportare , nel giro di poche settimane , il blocco dell’erogazione dei servizi alle aziende del territorio che rischiano di non ricevere quei servizi essenziali, come servizio idrico potabile, industriale, raccordo ferroviario, depurazione delle acque, trattamento delle acque, pubblica illuminazione, con gravissime ripercussioni sull’apparato produttivo di una delle aree a maggiore concentrazione industriale della nostra Regione”.

I sindacati chiedono, dunque, un intervento dell’Assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, e a tutte le forze politiche regionali, affinché vengano rimossi “urgentemente tutti gli ostacoli, che ad oggi inibiscono le attività del Consorzio, creando forti disfunzioni ai servizi erogati alle aziende, con gravi ripercussioni economiche ed ambientali. Non possiamo consentire” concludono “che il protrarsi di questa situazione di incertezza peggiori ulteriormente l’efficienza e l’efficacia dei servizi erogati alle aziende, compromettendo il tessuto produttivo già duramente provato dalla crisi strutturale che ha colpito la Regione Abruzzo e tornare ai tempi bui della valle della morte degli anni 70″.

 

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