Chieti, il Consiglio Comunale non trova il numero legale: critiche del Pd

febo_di_paolo_di_iorio_iacobittiChieti. Alcuni esponenti della minoranza, nello specifico del Pd, del Consiglio Comunale teatino hanno parlato della “crisi al Comune di Chieti con il liquefarsi della maggioranza”, crisi riferita in particolare ala difficoltà nel trovare il numero legale in Consiglio Comunale, problema riemerso negli ultimi giorni nell’ultimo Consiglio.

Gli esponenti del Pd hanno anche criticato i consiglieri dell’Idv che hanno votato a favore della Delibera riguardante la Cassa del Teatro Marrucino.
“Non sono bastate le deleghe ai consiglieri comunali da parte de sindaco – ha detto il capogruppo del Pd, Alessio Di Iorio – non è bastato l’aiuto dell’Italia dei Valori sulla Delibera sulla Cassa del Teatro Marrucino per tenere in vita la maggioranza. Nonostante eravamo in seconda convocazione (bastavano 14 consiglieri), il Consiglio Comunale non è arrivato al numero legale. La cosa che mi fa male è il comportamento dell’Italia dei Valori, è brutto da parte nostra vedere certi atteggiamenti su alcune situazioni come quella della Cassa del Teatro Marrucino che hanno vissuto con noi, è brutto vedere questo comportamento in Consiglio Comunale senza averne parlato prima. Ora chiederemo una verifica all’Idv sia a livello provinciale che regionale. Vorremmo subito avere un incontro con i consiglieri dell’Idv per sapere se sono con la maggioranza. La maggioranza è a pezzi e non ci sono più i numeri”.
“C’è stato un richiamo sia da parte del presidente del Consiglio Comunale sia da parte del sindaco – ha detto il consigliere Giovanni Di Paolo – perché nel corso del 2012 sono saltati almeno 12 Consigli per mancanza di numero legale. Questo è un discorso politico e non personale. Questa città in questo momento di crisi è senza governo, l’unico punto di riferimento è il sindaco che continua a dare le deleghe”.
“Io vorrei parlare ai cittadini di Chieti – ha detto il segretario cittadino del Pd, Enrico Iacobitti – una maggioranza che ha vinto le elezioni con il 64% non si presenta nemmeno con 14 consiglieri (n erano 11). Non c’è nessuno che governa la consigliatura. Oggi Di Primio non è più un interlocutore politico, secondo noi non hanno mai avuto un interlocutore per la risoluzione dei problemi. Questa secondo noi è una mancanza di capacità politica di governare la città. Un esempio è il Teatro Marrucino che non ha avuto nessun sostegno livello regionale. Noi abbiamo contestato questa amministrazione per le scelte di Bilancio scriteriate di Melideo e Di Primio. Non sono nemmeno in grado di portare avanti le loro scelte. La credibilità passa attraverso la capacità di governare, in questo modo dimostrano di non avere cultura di governo”.
Francesco Rapino

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