Atessa, Acerbo e Fars: ‘Con i 420 lavoratori Honeywell pugnalati alle spalle dalla multinazionale e dal Governo’

Atessa. “Questa mattina abbiamo partecipato alla manifestazione davanti allo stabilimento Honeywell di Atessa (Ch). I lavoratori da 8 giorni sono in sciopero e presidiano i cancelli. Nello stabilimento della multinazionale Honeywell Garrett, 420 lavoratori producono ogni anno più di 700 mila turbo e oltre 1.600.000 rotori”.

Così in una nota Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, e Marco Fars, segretario regionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, che aggiungono: “In quello stabilimento ci sono stati investimenti per milioni di euro anche con fondi pubblici; e poi soldi pubblici per finanziare la cassa integrazione negli anni scorsi, flessibilità dei lavoratori per andare incontro alla flessibilità della produzione ed i loro sacrifici per ottenere il premio come miglior stabilimento europeo per organizzazione del lavoro secondo i parametri Honeywell di produzione snella ed efficiente. Tutto questo non è bastato alla dirigenza Honeywell che intende chiudere lo stabilimento di Atessa senza nemmeno dichiararlo ufficialmente. La multinazionale scarica i lavoratori nonostante i sacrifici imposti quando si diceva loro che servivano flessibilità e dedizione per mantenere in efficienza lo stabilimento. Alla multinazionale non sono bastati 2 piani di esuberi che hanno interessato 115 lavoratori e 7 piani di ammortizzazioni sociali, con cassa integrazione e messa in mobilità. Ora vogliono il sacrificio estremo: l’accettazione della chiusura di una fabbrica che i lavoratori hanno reso fiore all’occhiello della produzione in Italia per spostate tutto in Slovacchia, dove più facile è lo sfruttamento dei lavoratori, costano meno e la multinazionale usufruisce di nuovi incentivi pubblici. Hanno allargato l’Unione Europea all’est consentendo aiuti di stato con cui la multinazionale ha realizzato il suo nuovo stabilimento e senza introdurre un salario minimo europeo per contenere competizione al ribasso sui salari. Le delocalizzazioni sono favorite da un quadro di regole a favore del capitale e contro il lavoro. Non ci sono giustificazioni alla scelta disonesta dei massimi dirigenti Honeywell. Rifondazione Comunista è al fianco dei lavoratori in lotta. Meritano la massima solidarietà. Difendono il proprio futuro e un territorio contro una multinazionale senza scrupoli che ha deciso di scaricarli solo per ottenere margini di profitto più alti”.

“Per questo – concludono Acerbo e Fars – siamo vicini ai lavoratori ed ai sindacati in lotta per mantenere la produzione in Italia, ad Atessa e faremo quanto possibile per contribuire, in ogni sede ci sarà possibile, al successo della vertenza. È vergognoso che il ministro Calenda si schieri di fatto contro i lavoratori esigendo la sospensione dello sciopero e del bloco dei cancelli prima di convocare un tavolo al ministero con la multinazionale. Secondo il ministro i lavoratori dovrebbero accettare supinamente di far copiare i codici per avviare le nuove linee produttive in Slovacchia rinunciando alla difesa del proprio lavoro. Il Governo Pd sta dalla parte della Honeywell?”.

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