Lanciano, Licheri e Zona 22 denunciano aggressione fascista

Lanciano. “Siamo di fronte all’ennesimo episodio di aggressione di stampo neofascista. Se confermato la questione dell’incremento di episodi di violenza in Abruzzo è gravissimo. Speriamo che in tempi brevi la giustizia possa prendere questi volgari delinquenti: dopo le aggressioni a Pescara dei mesi scorsi ora un ragazzo viene selvaggiamente picchiato a Lanciano”.

E’ quanto commenta Daniele Licheri, Segretario Regionale Si Abruzzo, in merito a i fatti denunciati dal Laboratorio Sociale Zona 22 di Lanciano per l’aggressione subita da un associato la mattina del 14 settembre a Lanciano, alle ore 4, durante i fuochi di Apertura delle Feste di Settembre vicino alla vecchia stazione Sangritana, ad opera di 5 giovani esponenti di Casapound. Secondo la denuncia presentata alla polizia, che sta indagando, la vittima sarebbe stata picchiata su testa e viso riportando un trauma cranico e lesioni varie, con una prognosi di dieci giorni, medicate al pronto soccorso dell’ospedale Renzetti. Prima di andare via gli aggressori avrebbero apostrofato il giovane ferito con la frase “Antifascista di merda”.

Sull’episodio Licheri aggiunge “Lanciano ha una storia gloriosa di Resistenza e sapere che qualcuno possa aver visto e sentito qualcosa e non sia intervenuto è un enorme campanello dell’allarme che va subito raccolto. Siamo stanchi di assistere ad aggressioni del genere e crediamo che la politica e le istituzioni debbano reagire subito. Esprimiamo massima solidarietà ad Alessandro e gli auguriamo pronta guarigione. Siamo disponibili insieme a Zona 22, Anpi e a chi vorrà organizzare immediatamente una iniziativa a Lanciano per rispondere che il fascismo in ogni sua forma in Abruzzo non deve avere cittadinanza”.

Nella sua nota Zona 22 aveva citato i violenti aggressori come “Esponenti di Casapound Lanciano, quelli che si sono candidati alle elezioni comunali nella coalizione democristiana di Tonia Paolucci”. La Paolucci, ex candidato sindaco a capo della lista d’opposizione Libertà in Azione, replica prontamente affermando “Continuare ad accostare il mio nome a qualunque episodio che riguardi risse o aggressioni è scorretto”. Poi critica il post sull’aggressione condiviso dall’assessore Francesca Caporale, tanto da chiederne le dimissioni.

“E’ gravissimo quanto fatto da chi ricopre un ruolo istituzionale – dice la Paolucci – Sarà la Procura a stabilire come siano andati i fatti. Per quanto mi riguarda sono sempre stata contro qualunque forma di violenza e il mio percorso umano e politico ne è la dimostrazione più evidente”.

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