Nuovo ospedale Lanciano, Di Matteo: ‘L’arcano Zavattaro svela gli interessi in gioco?’

alessandro_di_matteoLanciano. “Francesco Zavattaro torna a blaterare sull’eventuale nuovo ospedale di Lanciano. Blaterare: si autonomina competente per individuare, in base a requisiti tecnico-ambientali-infrastrutturali, quella che è la migliore ubicazione dell’ospedale di Lanciano. Viene a comandare, considerato l’imperio delle sue dichiarazioni, in casa altrui sena chiedere neanche il permesso”.

Lo dice in una nota il capogruppo di Lanciano in Comune, Alessandro Di Matteo, che prosegue: “Si scriveva eventuale ospedale: perché a questo punto, anche il più ignorante, ha capito che lo scorso anno l’amministrazione comunale di Lanciano ha inceppato gli interessi che c’erano in gioco. Quello di barattare il nuovo ospedale con la chiusura del presidio ospedaliero di Atessa, un baratto politico all’interno del centrodestra abruzzese. L’amministrazione comunale di Lanciano, sollecitata anche dal senatore Fabrizio Di Stefano e dall’assessore regionale alle Politiche Agricole Mauro Febbo, intervenuti nel Consiglio Comunale straordinario sull’ospedale di Lanciano, dichiararono che è un diritto della città di Lanciano indicare il sito ove ubicare il nuovo ospedale. Ma questo, apprendiamo da Zavattaro, non è possibile: era già stato deciso (da chi? e perché senza ascoltare l’amministrazione di Lanciano?) che la zona di S. Onofrio, giù a valle verso la valle del Sangro, dovesse ospitare l’ospedale. Ma lo sa, tra le tante piccole e grandi obiezioni, Zavattaro che in quell’area c’è una discarica da 20 anni? Forse ha intenzione di buttare dalla finestra dell’ospedale i rifiuti? Lo sa che c’è un progetto di un mega inceneritore nella zona? Lo sa che tra qualche anno potrebbe passarvi il mega elettrodotto? Che il collegamento con la Val di Sangro da Lanciano, parlo per la mia città, è una gimkana di curve e controcurve, di una strada fatiscente percorsa da circa 12 mila auto giornaliere? O come accade sempre più spesso ci sono quelli che decidono sulle spalle della povera gente senza conoscere il territorio? Lo sa Zavattaro che le due ubicazioni, sia l’attuale Renzetti che quelle di via per Treglio, hanno studi seri e preparati alle spalle e che ci sono uffici urbanistici che lavorano seriamente per indicare un’area invece che un’altra? Zavattaro indichi punto per punto quelle che sono le negatività del progetto di questa Amministrazione Comunale. E se hai il coraggio indichi anche quali sono gli accordi politici del centrodestra abruzzese. Noi avevamo capito per tempo, sin da fine agosto scorso, che la torta stava per essere spartita sui tavoli della politica. Quella deleteria, che la gente sta rifiutando. Rimaniamo fermamente convinti della bontà politica e civica delle nostra proposta. Un’ultima annotazione: il sindaco Pupillo, sbeffeggiato per le sue qualità di sindaco a fine comunicato da Zavattaro, è stato eletto con 12.631 preferenze. Zavattaro – conclude Di Matteo – è stato nominato quale manager della Asl Chieti-Lanciano-Vasto. Pupillo fa parte del sale della democrazia, votazione ed elezione, Zavattaro fa parte dello scacchiere dei poteri forti. Pupillo risponde ai cittadini, Zavattaro è il referente, repetita juvant, di poteri forti. Differenza sostanziale, persino abissale in democrazia”.

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