Chieti, ombre sulla gestione della discarica di Casoni. La denuncia di Marzoli e Riccardo

discaricaChieti. “La discarica pubblica di Chieti in contrada Casoni è un impianto di interesse collettivo e, pertanto, la cittadinanza dovrebbe essere adeguatamente informata su modi e termini con cui viene gestita. Questa attenzione non appartiene evidentemente al Sindaco Umberto Di Primio e alla sua giunta”.

È la conclusione a cui giungono il Coordinatore Regionale Giovani Italia dei Valori Abruzzo, Giampiero Riccardo e il vicepresidente del Consiglio comunale di Chieti, Alessandro Marzoli, che lamentano una gestione amministrativa “ermetica ed autoreferenziale che non tiene conto dei continui appelli dei residenti che, obbligati da tempo a convivere con la discarica, chiedono maggiore trasparenza e concertazione sulla gestione dell’impianto”.

Lo scorso 27 marzo, ricordano i due politici, il Consiglio comunale di Chieti, convocato in via straordinaria, discuteva sulle modalità di conferimento dei rifiuti del pescarese presso la discarica di contrada Casoni a Chieti, portando con sé settimane di accese polemiche. Appena due giorni dopo, il 29 marzo, con delibera di giunta approvata all’unanimità, si autorizzava la proroga sino al 31 dicembre 2012 per le società Montagne Teramane e Ambiente Spa (consorzio composto da 21 comuni del teramano tra cui la Città di Teramo), a conferire i rifiuti indifferenziati scartati dal trattamento meccanico biologico presso il TMB di Casoni nella discarica adiacente.
“Perché non si è discusso in aula anche di questo? – lamentano Marzoli e Riccardo – Perché Di Primio persevera in questa gestione segreta e sotterranea dei servizi pubblici? C’è chi lavora per favorire interessi estranei a quelli dei teatini? E’ evidentissimo che all’incremento nella ricezione dei rifiuti corrisponde inevitabilmente una riduzione della vita della discarica: quali misure preventive hanno intenzione di intraprendere il Sindaco e la sua giunta rispetto alla prossima saturazione della stessa? Sono in programma centri di compostaggio lontani dai nuclei abitati? Oppure la discarica di Casoni verrà alla fine ampliata? La cittadinanza, soprattutto quella residente a ridosso dell’impianto, ha il diritto di sapere. Il sindaco di Chieti ha invece il dovere di informare gli abitanti di Chieti del futuro che attende la discarica teatina, dei programmi per evitare che tra qualche anno la nostra città abbia problemi nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti. Se Di Primio c’è, batta un colpo, e lo faccia con chiarezza, senza nascondere più nulla ai cittadini”.

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