Provincia di Chieti, Golden Lady: D’Amico replica a D’Amario

camillo_damicoChieti. Nella giornata di ieri c’era stato un botta e risposta tra il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale di Chieti, Camillo D’Amico, e l’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro, Daniele D’Amario, sulle vicende legate alla “Golden Lady”.

Il capogruppo del Pd chiedeva una celere presa di posizione da parte dell’Ente, dopo che il tavolo regionale per la predisposizione del documento da presentare al tavolo ministeriale per portare a compimento l’iter del riconoscimento di area di crisi alla Valsinello di Gissi, dello scorso 16 marzo era saltato. Di contro l’assessore D’Amario, aveva accusato D’Amico di voler costantemente trasformare le vicende della “Golden Lady” in uno scontro politico sottolineando che “oggi vengono chiesti atti concreti e non speculazioni di parte”.
Il capogruppo del Pd ha controbattuto così: “L’appello dell’assessore D’Amario è accolto ma eviti di ricorrere alle provocazioni perché, se cosi fosse, chiedo a lui dove, come e quando il Consiglio Provinciale ha mai approvato il documento di cui il presidente Di Giuseppantonio s’è vantato sui giornali che detta linee ed indirizzi a governo e parlamento affinchè emanino normative atte a sanzionare le imprese che delocalizzano le loro attività pur avendo goduto di finanziamenti pubblici per l’insediamento. Fare ricorso al rinfacciare dichiarazioni passate, di cui ho piena e consapevole contezza, tende a mascherare le proprie colpe ed i ritardi che stanno facendo fare una lunga sequela di figuracce alla provincia di Chieti che non sono certo io a denunciare ma sindacati, lavoratori e la regione Abruzzo. Vogliamo e possiamo fare fronte comune non speculando sulla pelle dei lavoratori ma l’amministrazione risponda nel merito delle questioni, ci dicano se le nostre proposte sono utili e percorribili, ci facciano conoscere le proposte della maggioranza. Se denunciare i ritardi, le incongruenze, la poca capacità politica e d’iniziativa, la scarsa autorevolezza di una coalizione fatta per vincere ma incapace di governare, silentemente ubbidiente a padroni esterni, aver denunciato il mancato funzionamento della filiera istituzionale del centrodestra, la intendono come continua campagna propagandistica sono contento d’averla fatta ed animata; è segno che, insieme agli colleghi di minoranza, siamo stati bravi a recuperare consensi tra i cittadini che sapranno darne concretezza nelle prossime tornate elettorali”.

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