Chieti, attività amministrativa: Tavoletta (Fli) contro Melideo

tavolettaChieti. “Le dichiarazioni dell’assessore Melideo, in risposta alle considerazioni di Alessandro Carbone sugli errori dell’amministrazione comunale Di Primio, confermano la mia ipotesi. La politica è totalmente avulsa dalla realtà. Il Pdl, di cui Melideo è illustre esponente, nel suo ruolo di ammnistratore della giunta Di Primio, vive un realtà parallela”.

E’ quanto afferma l’esponente di Fli, Silvio Tavoletta, in risposta alle dichiarazioni dell’assessore al Bilancio del Comune di Chieti, Roberto Melideo.

“Intanto, noto con stupore, che alle dichiarazioni del consigliere Carbone – ha continuato Tavoletta – non ha risposto l’assessore al Commercio, nè il sindaco, bensì l’assessore al Bilancio. Quest’ultimo critica Carbone attribuendogli una brama di visibilità ma lo stesso fa Melideo che risponde senza essere stato interpellato né chiamato in causa. Del resto, l’assessore Melideo una certa visibilità negativa l’ha già avuta, purtroppo per lui, collezionando una serie di pareri sfavorevoli dei Revisori dei Conti ad ogni atto importante del suo Assessorato. Ma questo, forse, lo ritiene un dettaglio. In effetti non è colpa dell’assessore Melideo se il Bilancio, I Riequilibri o l’Assestamento hanno evidenziato che il Comune di Chieti ha soldi zero, ha una gestione dei Residui contabili non condivisa dall’Organi di Revisione e comunque è costretto ad eseguire quello che altri decidono. Tutto questo è normale ed accade ad ogni assessore al Bilancio. Ma dov’è la sua azione specifica ed innovativa? Dov’è la semplificazione, dov’è l’analisi della situazione della casse comunali? Dov’è la via d’uscita? La soluzione? A mio parere queste domande rimarranno senza risposta perché è più importante rinfacciare a Carbone che ha tradito, che ha dimenticato i principi ispiratori del Pdl. Io credo che sia meglio non parlare di tradimenti politici, opportunismi. Sarebbe meglio che l’assessore Melideo ci desse delle risposte e, soprattutto, le desse ai cittadini rendendo onore alla sua professionalità, non riducendo il suo ruolo a mero esercizio contabile. Quanto alle manifestazioni, come egli stesso afferma, una  densa e qualificata programmazione di manifestazioni ha permesso di vivere Chieti tutto l’anno, facendola scoprire ed attraendo visitatori anche non residenti con benefiche ricadute soprattutto per l’indotto commerciale, grazie ad esempio: all’attività del Teatro Marrucino; il Presepe Vivente; il Maggio Teatino; la Settimana Mozartiana; il Chietinstrada Buskers Festival; gli Eventi Scalini; il Natale a Chieti e tutta una serie di appuntamenti culturali, premiazioni e rassegne di carattere anche internazionale. Sicuramente ce ne sono state tante ed alcune anche di rilievo, con migliaia di spettatori. Ma, dato che Melideo lavora con i numeri, quali sono i risultati certi per il rilancio del commercio? Zero! Anzi a leggere quanto riportato dalle associazioni di categoria il risultato porta un bruttissimo segno meno. Se queste sono azioni per il rilancio!? I negozianti chiudono, e molti altri ci stanno pensando. Vogliamo risposte assessore Melideo, non sempre e solo dichiarazioni in politichese.  Futuro e Libertà presenterà un’Interrogazione in Consiglio Comunale per capire quali sono le contromisure da adottare, il piano d’azione per resistere, ad esempio, all’impatto deflagrante dell’apertura di IKEA. Perché forse non se ne sono accorti al Comune di Chieti, ma l’apertura di IKEA provocherà lo spostamento del baricentro dell’area urbana Chieti-Pescara ancora di più verso la costa. Ma non vogliamo che i nostri interventi siano solo di matrice polemica, infatti, noi di Futuro e Libertà presenteremo un Ordine del Giorno che propone l’istituzione di un tavolo tecnico d’emergenza, una sorta di unità di crisi, a cui siederanno, oltre ai politici anche le associazioni di categoria (del commercio) e quelle dei consumatori. Noi Riteniamo che solo così la voce dei commercianti e dei cittadini-consumatori possa essere ascoltata. Forse, finalmente quali riusciremo a capire quali sono i problemi da risolvere. I parcheggi sono fondamentali ma non bastano. Si! Chieti città d’arte e di cultura è una scelta. Ma i risultati? Non ci sono, non c’è un piano, non c’è sinergia con altri Enti che si occupano di arte e di cultura. Non c’è neanche una mappa della città che li individui. Non c’è un modello di Governance dello sviluppo turistico cittadino. Vede assessore questo creerebbe anche posti di lavoro, magari per i giovani, magari per il reimpiego dei disoccupati di quelle aziende che chiudono. Ma manca un piano marketing della città, manca la visione unitaria di voler raggiungere tutti lo stesso obiettivo. Chieti non è ancora una città d’arte e di cultura, non è una città universitaria, non è una città commerciale, non è una città industriale. Dov’è l’identità della nostra amata città? La gente va via, la gente preferisce abitare altrove. Proviamo a dare delle risposte: la città è sporca, la città non offre servizi ai cittadini, la città è isolata in un bipolarismo, Chieti alta e Chieti scalo, incompleto e discriminatorio, che dimentica aree importanti e popolate come Brecciarola, Filippone, San Martino, tanto per citarne alcune. Per parlare di concretezza, noi vorremmo avere una hiperlan a Chieti, sarebbe ottimo per gli universitari, ottimo per tutti i residenti avere connettività gratuita. Vorremmo avere i famosi impianti sportivi di quartiere, vorremmo avere aree verdi attrezzate tali da consentire ai bambini di giocare, andare in bicicletta, fare passeggiate. Che fine ha fatto il parco fluviale? Noi di Futuro e Libertà, in particolare, io ed il mio amico e collega Alessandro Carbone, assessore Melideo, siamo concreti e pensiamo alla gente, perché non vediamo la politica come un lavoro. In più abbiamo sposato a pieno i principi ispiratori del nostro partito: meritocrazia, alto senso della patria e legalità. Beh, assessore io credo che ognuno di noi si debba concentrare sul proprio lavoro e sugli obiettivi che si è prefissato. Noi di Futuro e Libertà non riusciamo a parlare con il sindaco dal famosissimo non voto che ha causato la mia revoca. Noi siamo disponibili – conclude Tavoletta – a costruire nelle Commissioni o nelle sedi che l’amministrazione riterrà più opportune, tavoli di confronto per trovare le soluzioni, maggioranza e minoranza, noi vogliamo le soluzioni, le idee. La prossima volta, prima di rispondere rifletta su quello che ho scritto”.

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