Chieti, aumento tariffe Tari: D’Ingiullo replica alle minoranze

Chieti. “L’aumento di qualsiasi imposta o tariffa comunale rappresenta fondamentalmente un atto impopolare, specie in un contesto economico come quello che stiamo vivendo”.

 Così in una nota il consigliere comunale di Chieti di Forza Italia, Marco D’Ingiullo, replica elle opposizioni sull’aumento delle tariffe Tari.

 “La delibera dell’aumento delle tariffe Tari, da qualche giorno a questa parte è diventata terreno fertile per le minoranze, che senza un minimo di riflessione, si sono precipitate presso gli organi di stampa pur di sbandierare falsi aumenti, arrivando addirittura a dichiarare irreali percentuali di rincari fino addirittura al 99%”.

 “Sottolineo ancora una volta che la delibera purtroppo è impopolare – prosegue D’Ingiullo – ma volevo evidenziare come si è giunti a questa maggiorazione del 15-20% circa. La raccolta dei rifiuti a Chieti, così come in qualsiasi altro luogo, è stata affidata tramite bando con annesso capitolato, già confezionato dalla vecchia amministrazione di centrosinistra, e adottato giocoforza e in fase di urgenza dall’amministrazione Di Primio nell’ottobre del 2010. Il capitolato prevedeva che lo smaltimento dei rifiuti avvenisse, ad un costo di 60 euro a tonnellata presso la discarica di Cupello. In realtà però la discarica di Cupello si rifiutò di far entrare gli articolati pieni di rifiuti e a quel punto gli stessi furono dal 2010 al 2016 dirottati presso altre discariche come quella di Sogliano (in Emilia Romagna) e Cesca (nella Marsica). Tutto questo, naturalmente e grazie al capitolato datato 2009, ha comportato costi aggiuntivi di trasporto e dopo alcuni anni, la ditta ha presentato puntualmente il conto. Loro chiedevano circa 3 milioni di euro solo per il trasporto e l’ufficio preposto, scendendo a transazione e basandosi sui valori medi di mercato per lo smaltimento dei rifiuti presso le discariche, si è accordato per un valore di 60 euro a tonnellata, abbassando il contenzioso di circa 2 milioni di euro portandolo ad una cifra più o meno di 1 milione e 300 mila euro. A questi poi va aggiunto un altro onere chiamato premialità (un premio di 50 euro per ogni tonnellata di rifiuti non conferiti in discarica) ed ecco quindi che la nostra amministrazione si trova di punto in bianco a dover fronteggiare maggiori oneri di smaltimento”.

 “Morale della favola – conclude il consigliere di Forza Italia – l’amministrazione viene colpita da una nuova spesa straordinaria e a differenza loro, invece di far lievitare il debito con inutili ricorsi, provvede nel più breve tempo possibile alla chiusura del contenzioso, evitando così come fanno spesso fanno loro di tramandare il debito alle future amministrazioni. Dalla loro incompetenza, prenderemo spunto per confezionare a breve un nuovo bando con annesso capitolato in grado di poter garantire in futuro spiacevoli sorprese, magari partendo da un costo di 120 euro a tonnellata. Le minoranze a Chieti, in quanto a contenuti e argomentazioni lasciano molto a desiderare”.

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