Provincia di Chieti, D’Amico (Pd) sul gradimento dei presidenti delle Province italiane

camillo_damicoChieti. “E’ veramente strano come Di Giuseppantonio enfatizzi i dati positivi e sottaccia o commenti giustificativamente tutti i sondaggi dei giornali, noti e meno noti, che ne evidenziano preoccupanti dati negativi; per noi continua ad avere una visione completamente fuori rotta dell’esistente e, l’unica cosa su cui i cittadini sono tutti d’accordo, è sulla sistematica assenza fisica e politica dai problemi veri del territorio sua e dell’amministrazione che presiede”.

Così commenta Camillo D’Amico, capogruppo Pd in Provincia di Chieti,  le dichiarazioni entusiaste fatte dal presidente Enrico Di Giuseppantonio sul gradimento dei 107 presidenti delle Province Italiane fatto dal “Sole 24 Ore” dove quello teatino è al 37°posto.

“Ci vuole un colossale coraggio – continua D’amico – a dichiarare che i cittadini avevano perso la percezione e l’importanza dell’utilità ed esistenza della provincia quando, mai era accaduto prima, tutto fosse esternalizzato anche in relazione alle funzioni più semplici ed ordinarie,  abdicato a qualsiasi concreta e credibile iniziativa politica foss’anche istituzionalmente propria; è adesso che la gente ci avverte pesantemente inutili ed insignificanti in ragione di una politica basata solo sugli annunci spot e propagandistici, di una disponibilità tutt’altro che pronta e quotidiana visto il lungo elenco di chi attende di essere ricevuto nonostante remote richieste, di una presenza aggressiva sulle problematiche del lavoro se non quelle puramente notarili dovute per effetto del ruolo istituzionale. Di Giuseppantonio & c. vogliono tentare d’invertire il triste declino li sta irrimediabilmente assalendo? Se sì riassumano una generosa ed altruista umiltà  cominciando ad ascoltare idee e proposte della minoranza che, in questi anni, ha esercitato solo un opposizione costruttiva e di merito  cominciando da tutte le vicende legate al bilancio ed alla complessa situazione finanziaria verso la quale loro hanno sempre rifiutato tutto anche quelle legate a questioni di chiarezza ed approfondimenti”.

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