Nuovo Ospedale di Chieti, M5S: ‘Flacco si occupi di tagliare gli sprechi della Asl’

Chieti. Leggiamo con stupore le dichiarazioni rese alla stampa dal Direttore della ASL Lanciano-Vasto-Chieti, Pasquale Flacco, nei confronti del Responsabile Unico del Procedimento (RUP) relativo al Project Financing del Nuovo Ospedale di Chieti, ing. Filippo Manci.

 Secondo il direttore, infatti, il RUP avrebbe espresso sue opinioni personali e dovrebbe astenersi dal farlo. Dichiarazioni fuori luogo che il direttore della ASL dovrebbe evitare. “E’ inaccettabile che il Direttore Flacco confonda valutazioni formali, sostanziali e di merito fornite dal RUP, per opinioni personali” dichiara Sara Marcozzi “trovo preoccupante che la figura e le funzioni delegate dal Nuovo Codice degli appalti al RUP vengano svilite a tal punto e mi permetto di ricordare al Direttore Flacco le precise funzioni spettanti al RUP previste dall’articolo 31 del Codice degli Appalti”.

 A quanto pare Flacco, il Presidente della Giunta Luciano D’Alfonso e l’Assessore alla Sanità Silvio Paolucci non devono aver gradito le precise valutazioni di merito che il RUP ha messo nero su bianco nella nota inviata agli enti interessati qualche giorno fa. Ci domandiamo perché?

 Il M5S ribadisce ancora una volta il parere favorevole alla costruzione di un nuovo Ospedale ma la ferma contrarietà alla realizzazione dello stesso mediante ricorso alla procedura di Project Financing. “Da oltre 2 anni il M5S ribadisce, alla luce della lettura dei documenti allegati al progetto presentato dal Gruppo Maltauro, oggi ICM – Impresa di Costruzioni Maltauro, irrealizzabilità dal punto di vista tecnico-amministrativo e insostenibilità del progetto dal punto di vista economico-finanziario”. Precisa Marcozzi “Due anni in cui la sicurezza sismica dell’ospedale ha continuato a mostrare tutti i suoi limiti. Esistono sostanziose disponibilità economiche sul Fondo per l’Edilizia Sanitaria che permettono la costruzione in autonomia di nuovi plessi ospedalieri, senza far ricorso ai progetti di finanza che aggravano i costi sulle finanze pubbliche, in particolare sulla ASL e sulla regione, in favore di spropositati profitti per i privati. Esistono procedure di legge relative all’iter di valutazione del progetto che vanno seguite e rispettate. E, mi permetto anche di ricordare agli attori istituzionali interessati, che anche i contatti con i privati proponenti devono limitarsi a quelli strettamente necessari secondo quanto previsto nei moduli procedimentali definiti dalla legge.”

 [Art. 31, comma 4 Codice degli appalti:

a) formula proposte e fornisce dati e informazioni al fine della predisposizione del programma triennale dei lavori pubblici e dei relativi aggiornamenti annuali, nonche’ al fine della predisposizione di ogni altro atto di programmazione di contratti pubblici di servizi e di forniture e della predisposizione dell’avviso di preinformazione;

b) cura, in ciascuna fase di attuazione degli interventi, il controllo sui livelli di prestazione, di qualita’ e di prezzo determinati in coerenza alla copertura finanziaria e ai tempi di realizzazione dei programmi;

c) cura il corretto e razionale svolgimento delle procedure;

d) segnala eventuali disfunzioni, impedimenti, ritardi nell’attuazione degli interventi;

e) accerta la libera disponibilita’ di aree e immobili necessari;

f) fornisce all’amministrazione aggiudicatrice i dati e le informazioni relativi alle principali fasi di svolgimento dell’attuazione dell’intervento, necessari per l’attivita’ di coordinamento, indirizzo e controllo di sua competenza e sorveglia la efficiente gestione economica dell’intervento;

g) propone all’amministrazione aggiudicatrice la conclusione di un accordo di programma, ai sensi delle norme vigenti, quando si rende necessaria l’azione integrata e coordinata di diverse amministrazioni;

h) propone l’indizione o, ove competente, indice la conferenza di servizi ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, quando sia necessario o utile per l’acquisizione di intese, pareri, concessioni, autorizzazioni, permessi, licenze, nulla osta, assensi, comunque denominati;

i) verifica e vigila sul rispetto delle prescrizioni contrattuali nelle concessioni.

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