Problemi Distretto Sanitario San Salvo, Olivieri chiede risposte alla Regione

San Salvo. Il Consigliere regionale Mario Olivieri ha depositato un’interrogazione urgente, in Regione, per chiedere risposte circa le gravi problematiche, non nuove, del Distretto Sanitario di San Salvo, struttura al servizio di 20.000 cittadini, ai quali si aggiungono le utenze dei diversi Comuni limitrofi dell’Abruzzo e del Molise.

 Olivieri denuncia, infatti da tempo, gravi disservizi relativi a: lo scarso utilizzo dell’ecografo nuovo che, consegnato dalla ASL2 di Lanciano –Vasto-Chieti, presso il Distretto di San Salvo da circa un anno, ad oggi, è impiegato solo per pochi esami ecografici urologici; l’insufficiente dotazione di attrezzature idonee e personale presso l’ambulatorio di Odontoiatria che, ad oggi, conta uno specialista odontoiatra in servizio, per sole 10 ore settimanali, e che non è in grado di eseguire attività specialistica odontoiatrica in quanto non dotato di attrezzature idonee e costretto, quindi, a limitare le prestazioni a pochi utenti; l’interruzione delle attività della Commissione per l’Accertamento della Invalidità Civile, dell’handicap e della disabilità, a seguito del trasferimento delle competenze relative ad altri Comuni, costringendo i cittadini dei Comuni interessati, affetti da gravi patologie anche gravi, a recarsi a Vasto per sottoporsi alle visite; l’inefficiente funzionamento della Risonanza Magnetica Nucleare articolare; la incompleta ricostituzione del Consultorio materno – infantile ; l’approssimativa manutenzione della struttura distrettuale evidenziatasi durante le ultime piogge e nevicate;

 “Tutte le problematiche evidenziate” dichiara il Consigliere “sono da addebitare, come al solito, alla assenza di una Governance pressoché inesistente,in tutta la Direzione aziendale ”.

 Olivieri chiede, dunque, al Consiglio regionale di “sapere se ritiene giustificato che il Distretto di San Salvo, che rappresenta una delle realtà più marginali della Regione Abruzzo, venga tralasciato e spogliato sempre di più dei servizi sanitari che, invece, dovrebbero essere già stati potenziati, trattandosi di una Struttura sanitaria territoriale che, come le altre della nostra Regione, è vicina ai bisogni dei cittadini”.

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