Chieti, critiche del Pd sull’assestamento del bilancio del Comune

di_iorio_iacobitti_e_marzoliChieti. “Innanzitutto ci tengo a precisare che l’assestamento di bilancio è quell’elemento che costituisce il fatto che con un maxi emendamento si metta a posto quello che è stato fatto nel corso degli anni. Loro stanno pagando delle cose nel 2011 che sono state fatte nel 2009 e nel 2010. Gli effetti sono tre: si oltrepassano dei limiti del Patto di Stabilità, si creano degli squilibri e si vanno ad inficiare degli elementi di bilancio. Questa amministrazione sta spendendo di più di quello che incassa”.

E’ quello che ha detto questa mattina il capogruppo del Pd al Consiglio Comunale di Chieti, Alessio Di Iorio – in un incontro in cui il Partito Democratico ha parlato dell’assestamento del bilancio del Comune teatino.

“L’ennesimo parere negativo dell’organo di revisione contabile del Comune di Chieti – ha spiegato il segretario cittadino del Pd, Enrico Iacobitti – questa volta investe il documento di assestamento del bilancio 2011 della giunta Di Primio. Le ragioni sono da attribuire ad una dissennata politica di spese che non ha tenuto conto delle minori entrate dovute ai tagli del Governo nazionale, di quello regionale e di tutti gli altri Enti pubblici. Infatti, molte operazioni contabili nascono dietro una illegittimità formale che prevede l’uso dissennato dei residui passivi per finanziare le spese correnti del 2011. Proprio questo meccanismo aumenta anzichè diminuire la spesa. Questo tipo di gestione finanziaria è illegittima perchè, come segnalano i revisori del Comune, molti di quei residui passivi andavano eliminati nel rendiconto al fine di eliminare, almeno in parte, anche i residui attivi ormai inesigibili. Dunque i crediti inesigibili rimangono iscritti in bilancio ed i debiti inesistenti diventano reali per finanziare spese del 2011. Un’altra parte dell’eliminazione dei residui attivi inesigibili andava coperta con l’avanzo del bilancio 2010 che per questo è stato dichiarato inattendibile e ne è stato vietato l’uso. Di qui il parere negativo dei revisori. Ebbene precisare che il problema sollevato dai Revisori dei Conti attraverso vari referti non è relativo a debiti pregressi bensì a quelli che maturano oggi senza una adeguata previsione di entrata che rimane solo fittizia, provocando costanti disavanzi dalle casse comunali. Di Primio e Melideo lamentano una forte situazione debitoria e quindi non dovrebbero ulteriormente incrementare le spese, specie attraverso una contabilità illegittima. Da ultimo, durante la seduta della Commissione Consiliare Bilancio tenutasi mercoledì 23 novembre 2011, la maggioranza non ha portato all’attenzione dei consiglieri comunali la delibera di assestamento di bilancio pretendendo che fosse votata al buio. Si tratta di evidenti segnali di sbandamento e tensione politica che insieme alle prese di posizione del partito di Fli (che voterà contro) dimostrano come a Chieti il centrodestra dopo 19 mesi non esiste più come maggioranza politica. Il centrodestra si va sgretolando alla prova del governo della città perchè senza un reale progetto politico-amministrativo per Chieti. Di Primio e Melideo con responsabilità dovrebbereo ammettere gli errori e correggere la rotta riconoscendo la straordinarietà della condizione attuale che non consente inutili polemiche. Invito tutti i consiglieri comunali di maggioranza a riflettere sulle conseguenze che le loro attuali scelte possono comportare sulle casse comunali. Il prezzo, altrimenti, sarà il dissesto del Comune di Chieti”.

Francesco Rapino

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