Casalincontrada, Sergio Montanaro: “Bisogna rispettare la nostra comunità”

sergio_montanaroCasalincontrada. “E’ iniziata la settimana dedicata alla festa della Terra – Vivere Sano – Abitare Sano. Da sempre uno dei cavalli di battaglia dell’amministrazione casalese, che amministra ininterrottamente Casalincontrada da oltre 30 anni è stato quello della qualità della vita”.

E’ quanto afferma in una nota Sergio Montanaro, capogruppo d “Casale Futuro” al Consiglio Comunale di Casalincontrada.

“Dapprima la forte contribuzione alla nascita dell’associazione Terrae Onlus – ha continuato Sergio Montanaro – che è l’effettiva gestrice delle varie manifestazioni ed eventi creati per far conoscere il nostro patrimonio, ritenuto importante a livello mondiale, e per spronare la vocazione turistica e residenziale non sfrenata di Casalincontrada. A questo percorso si è pensato a suo tempo di affiancare il Piano Regolatore vigente proprio per dare un’immagine di paese slow a Casalincontrada in maniera da accrescere l’appetiblità residenziale per la qualità della vita, specialmente  in relazione alla congestione e all’attenzione sull’inquinamento a cui sono sottoposti gran parte dei territori limitrofi come la Valpescara. Non riusciamo proprio a comprendere la brusca virata intrapresa dall’amministrazione in barba a tutti i buoni propositi, che alla luce dei fatti ne hanno la fortuna elettorale, si è deciso contro tutto e tutti di cambiare radicalmente le prospettive di vita di una parte consistente della popolazione amministrata e del territorio. L’amministrazione sta letteralmente buttando alle ortiche il patto stretto con i propri elettori e con tutta la comunità casalese al momento in cui è stata confermata alla guida del nostro comune, disattentendo ogni impegno preso per la qualità della vita e vanificando di fatto anni di sacrifici anche economici, non dimentichiamo che le varie cene e cenette a corollario della festa della terra sono a spese dei contribuenti, rovinando in maniera decisiva proprio quell’immagine slow che si era costruita attorno al nome di Casalincontrada. Ancor più deprecabile è la scarsa considerazione, in questa vicenda del catapultamento dello stabilimento per la lavorazione dei rifiuti, che si nutre nei confronti della comunità di Brecciarola e non solo. Abbiamo parlato di immagine. Ecco allora che ritorna la tanto ricercata immagine. Pulita. Sfavillante. Del fare per far finta di fare. Sempre in perenne passerella pronti a negare tutto ed il contrario di tutto appena ci si para di fronte la possibilità di un posto ancor più vicino al sole. A discapito di tutto e tutti. Anche della propria comunità. Ma a questo punto ci chiediamo come sia possibile parlare di qualità della vita seduti in workshop ed eventi che hanno finalità fortemente opposte a quelle che si stanno perseguendo con forza, anzi visto l’ultimo incontro in piazza De Lollis possiamo dire con estrema forza, quando si è deciso in solitaria di modificare radicalmente la qualità della vita del proprio territorio dopo averci investito tanto in tutti i sensi? Portando proprio ciò che con l’immagine slow s voleva allontanare e scongiurare: traffico e pessima qualità dell’ambiente? Qual è l’immagine vera? Non possiamo e non dobbiamo avere due immagini. Dobbiamo avere una sola sostanza. Il rispetto della nostra comunità. Infine ci poniamo un’ultima domanda – ha concluso Sergio Montanaro – che cosa pensa e che cosa dice l’associazione Terrae Onlus di quello che sta accadendo a Casalincontrada in zona Brecciarola?”.

Francesco Rapino

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