Chieti. La I^ Commissione bilancio è convocata per il pomeriggio di oggi per analizzare e discutere ben due Delibere di approvazione di debiti fuori bilancio per un totale di € 3.837.931 derivanti dalla soccombenza in due distinti giudizi promossi contro il Comune di Chieti per delle procedure di esproprio condotte, evidentemente, in spregio delle norme amministrative.
Il Capogrupo del MoVimento 5 Stelle, Ottavio Argenio, componente della Commissione riferisce che: “Dagli schemi delle due delibere emergono in tutta la loro evidenza le enormi difficoltà in cui versa il Comune nel reperire tali somme e l’impreparazione che, ancora una volta, viene dimostrata da chi amministra la città”.
Continua il portavoce del MoVimento “E’ inconcepibile che a fronte di giudizi così vecchi, uno dei quali risalente addirittura agli anni ’90 – sebbene conclusi solo di recente – e di somme così ingenti, il Comune non abbia mai previsto adeguati fondi vincolati per il pagamento delle somme in caso di soccombenza.”
Secondo il MoVimento 5 Stelle gli effetti dell’approssimazione con cui vengono gestite queste situazioni hanno riflessi nefasti sulla città – “L’Amministrazione vuole infatti utilizzare oltre 700.000 Euro di somme richieste alla Cassa Depositi e Prestiti per realizzare i lavori di manutenzione straordinaria delle scuole e la riduzione della vulnerabilità sismica delle stesse, per far fronte a questa spesa tutt’altro che imprevista.
Il MoVimento 5 Stelle rifiuta con decisione e fermezza questa scelta definita “scellerata” soprattutto in un momento come quello attuale in cui numerosi edifici pubblici cittadini hanno dimostrato di essere inadeguati dal punto di vista sismico.
“E’ semplicemente assurdo concepire una scelta simile – continuano i portavoce – quando il DUP approvato a luglio vede un elenco di ben otto pagine di opere finanziate e non realizzate dal quale poter attingere i fondi necessari”.
Il MoVimento annuncia dunque una seduta di Commissione particolarmente delicata nel corso della quale saranno avanzate proposte concrete per reperire altrove le somme necessarie al pagamento delle statuizioni dei Tribunali.
