Chieti, Giustizia Sociale: ‘I disabili pazientemente attendono la predisposizione del Piano Peba’

Chieti. “Ricordo al Sindaco Di Primio e alla Giunta comunale che adoperarsi per migliorare le condizioni di vivibilità dei cittadini disabili, attraverso l’adeguamento delle strutture, non è solo un forte segnale di civiltà sociale ma anche un obbligo normativo stabilito dall’art. 32, comma 21 della legge n.41 del 1986 che così recita: ‘Per gli edifici pubblici già esistenti non ancora adeguati alle prescrizioni del D.P.R. 27 aprile 1978 n.384 (oggi D.P.R. 24 luglio 1996 n.503), dovranno essere adottati da parte delle Amministrazioni competenti piani di eliminazione delle barriere architettoniche entro un anno dalla entrata in vigore della presente legge’ ”.

 Così in una nota il capogruppo di Giustizia Sociale in Consiglio Comunale a Chieti, Bruno Di Paolo, che aggiunge: “Purtroppo, ad oggi, nonostante l’Amministrazione Comunale continui a sbandierare disinvoltamente gli alti valori socio-culturali e non discriminatorie della città di Chieti, nessuna iniziativa è stata ancora intrapresa per permettere alle persone disabili di godere pienamente di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali. Una “negligenza istituzionale gravissima” da parte dell’Amministrazione Comunale che, incomprensibilmente, continua a fare “orecchie da mercante” alle sollecitazioni per la predisposizione del piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche, arrivate con forza non solo dalle associazioni di categoria ma anche dal Consiglio Comunale”.

 “Giova ricordare, infatti, che il 25 settembre 2015 il Consiglio Comunale – conclude Di Paolo – praticamente all’unanimità e quindi anche con i voti della maggioranza, approvò una mozione, proposta da Giustizia Sociale e presentata dal sottoscritto, che impegnava Sindaco e Giunta a redigere il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.) della città di Chieti con la massima urgenza, e comunque, non oltre il 30 giugno 2016, nonché a disporre il termine per l’eliminazione di tutte le barriere architettoniche entro 3 (tre) anni dalla predisposizione del Peba. Non sfugge che dal 30 giugno, termine per la redazione del Piano, sono passati circa 4 mesi e da Palazzo D’Achille solo silenzio, forse per incapacità o, magari, più semplicemente per disinteresse. Intanto, i disabili pazientemente attendono…..”.

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