Chieti, presentato il Piano di dimensionamento scolastico della Provincia

piano_dimensionamento_scolastico_provinciaChieti. La Provincia di Chieti ha approvato la propria proposta di variazioni del vigente Piano provinciale di dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche con Delibera del Consiglio Provinciale n. 103 del 21.10.2010, come concordato nell’ambito dei tavoli tecnici regionali del 7 e 14 ottobre scorsi, per i pareri preventivi e per il successivo inoltro alla Regione e all’Assessorato Regionale all’Istruzione.

“In questo piano – ha sottolineato il Presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio – abbiamo puntato decisamente su due cose, ovvero ridurre il più possibile la soppressione delle Dirigenze e istituire nuove discipline scolastiche. Il risultato è un programma profondamente innovativo che serve a dare una nuova offerta formativa che per i giovani significherà trovare più facilmente un posto di lavoro, avendo maturato a livello didattico quelle conoscenze che oggi vengono richieste dal tessuto produttivo che opera nel nostro territorio. Un piano per il futuro delle nostre scuole”.

Per quanto riguarda la Provincia di Chieti, risultano soppresse 3 Dirigenze Scolastiche contro le 6 proposte dall’Ufficio Scolastico Regionale (U.S.R.). Attraverso la proposta formulata dalla Provincia e sulla base della volontà espressa dai Comuni dell’ambito di Gissi, è stata approvata l’unificazione tra l’Istituto Omniconprensivo “Spataro” di Gissi e la locale Direzione Didattica. Allo stesso modo è stata approvata l’unificazione proposta dall’Ente tra l’Istituto Professionale “De Giorgio” e l’Istituto Tecnico Indistriale “Da Vinci” di Lanciano.

In dissonanza rispetto a quanto proposto dalla Provincia, risultano invece unificati il Liceo Classico/Artistico “L. V. Pudente” e l’Istituto Magistrale “Pantini” di Vasto, sulla base del parere espresso dell’Amministrazione Scolastica Regionale.

Per quanto concerne gli ampliamenti degli indirizzi formativi nel territorio provinciale, la Regione Abruzzo ha inteso aprovare esplicitamente esclusivamente la costituzione di un Liceo Musicale a Lanciano e di un Liceo Coreutico a Chieti, rimanendo all’Amministrazione Scolastica Regionale la possibilità di prendere in considerazione le altre proposte formulate dalla Provincia di Chieti nello specifico, ma anche nelle altre province abruzzesi, in base alle risorse a disposizione ed in coerenza con le tipologie di istruzione presenti sul territorio.

La Provincia di Chieti ritiene che non risultano scindibili le operazioni di “dimensionamento” delle autonomie scolastiche da quelle inerenti la “programmazione dell’offerta degli indirizzi formativi” nel territorio.

Nella redazione della Delibera, le scelte della Provincia si sono incentrate nell’affrontare le criticità della rete scolastica in una prospettiva sistematica con i risultati attesi nel breve, medio e lungo periodo, valutando le interazioni tra il servizio scolastico inferiore e superiore e tra quello statale e non e di modellare la formazione in base alle figure professionali richieste dal territorio. In considerazione delle domande formative del territorio, la Provincia si adopererà affinchè l’U.S.R. approvi tutte le rimanenti proposte riguardanti l’ampliamento dell’offerta di istruzione, formulate tramite delibera consiliare.

“Questa delibera è il frutto del lavoro che è stato fatto precedentemente. – ha spiegato Mauro Petrucci, assessore provinciale alla Pubblica Istruzione – Riteniamo che sia importante dare un nuovo piano di offerta formativa se vogliamo stare al passo con i tempi e con ciò che il mondo del lavoro richiede, non dobbiamo perdere altro tempo. Proponiamo una nuova offerta formativa per garantire l’autonomia degli istituti e garantire una ripresa occupazionale. C’è tutta una serie di iniziative e di interventi per il rilancio scolastico. Molte volte, quando parliamo con Confindustria, ci dicono che sul territorio mancano delle figure professionali. Abbiamo cercato di mandare avanti un discorso di sinergia e dobbiamo mettere le scuole nelle condizioni di formare i ragazzi”.

Francesco Rapino

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