Chieti, gli obiettivi del “Piano Operativo 2010”

bruno_di_paoloChieti. Sono stati presentati gli obiettivi del “Piano Operativo 2010”, relativi al VII settore – Opere e Servizi Cimiteriali. A renderli noti è stato il vice sindaco e assessore ai Servizi Cimiteriali del Comune di Chieti Bruno Di Paolo.

Innanzitutto per quanto riguarda il personale, sono in atto 50 assunzioni da parte dell’ente, alcune sono state già fatte, altre verranno effettuate ad inizio 2011. Le assunzioni riguardano diversi profili e sono alcune a tempo determinato ed altre a tempo indeterminato. Sempre per quanto riguarda il personale del Comune, i dipendenti aventi diritto alle PEO 2009 (79 unità), hanno avuto una progressione economica orizzontale da un minimo di 324,68 ad un massimo di 1.984,58 euro a seconda del profilo professionale. Inoltre è stata stanziata la somma di 783.070 euro destinata alla professione economica orizzontale per l’anno 2010. La stessa sarà erogata nel 2011 in quanto, tra i criteri stabiliti dal regolamento sulle PEO, è prevista la valutazione del dipendente da parte del dirigente di riferimento. Sarà erogata la somma di 87.200 euro da erogarsi quale indennità per specifiche responsabilità. Altre somme stanziate per 47.492,57 euro per la produttività per i dipendenti. La restante somma ascritta all’anno 2010, è stata erogata ai dipendenti nel corso dell’anno 2010 perchè sono riferite ad altre indennità previste dai vigenti Contratti Collettivi Nazionali.

Per quanto riguarda i Servizi Cimiteriali, l’impianto generale del Regolamento Cimiteriale è ancora valido. Comunque è necessario apportare modifiche che consentano il suo utilizzo in modo più snello e meno rigido nella parte tecnica riguardante ad esempio le varie tipologie costruttive. Le principali modifiche apportate si riferiscono alle autocertificazioni, alle amministrazioni locali e la manutenzione dei cantieri e sicurezza sui posti di lavoro. Ci sarà l’abolizione della gratuità dell’utilizzo del campo del Comune (inumazione), la gestione delle ceneri e l’utilizzo di posti interrati senza libero accesso all’esterno (sia nelle tombe che nei sarcofagi) come l’applicazione delle procedure di deroga. Nelle operazioni di estumulazione delle salme non è più obbligatoria la presenza di un ufficiale sanitario. C’è l’abolizione del pagamento del diritto fisso pari a 25.82 euro. Nella gestione della edificabilità si interverrà con atti dirigenziali contenenti, per altro, anche una diversa gestione dell’allontanamento degli inerti. Resta invariata la possibilità di aggiornare le tariffe cimiteriali. Invariata anche tutta la parte tecnica inerente l’edilizia cimiteriale basata sull’applicazione dei vigenti piani di azzonamento.

In sotanza il nuovo regolamento consente una gestione del Servizio Cimiteriale comunale, sicuramente più consona alle nuove disposizioni di legge.

“Ci tenevamo a rendere noti i dati della nostra attività. – ha affermato Bruno Di Paolo, vice sindaco di Chieti – La giunta Ricci aveva assunto 55 persone, noi ne abbiamo assunto 50 in un solo anno di attività. C’è stata una riduzione di settori (da 10 a 8) e questo ci ha portato un certo risparmio anche se ha comportato una certa difficoltà di gestione. Comunque andremo a coprire tutti i settori ed assumeremo altri dirigenti, ma c’è bisogno anche di funzionari ed impiegati”. Poi sulle progressioni economiche orizzontali ha detto: “Abbiamo ricevuto i complimenti del RSU. Siamo riusciti a pagare sia il 2009 che il 2010. E’ entrata di prepotenza la voce “meritocrazia”. Con questo vogliamo riconoscere ed accontentare i dipendenti, ma vogliamo anche dei risultati da loro”. Ed infine ha concluso sui Servizi Cimiteriali precisando: “Oggi andrà in giunta il nuovo Servizio Cimiteriale ed andrà in Consiglio Comunale il 29. Vogliamo la sperimentazione dei nuovi servizi che saranno affidati a “Teate Servizi” come la pulitura delle tombe, ecc. Quello che era in programma nel Piano Operativo 2010, penso che lo abbiamo raggiunto. In passato le selezioni non erano mai state fatte per vari motivi. Se l’opposizione vuole fare dei ricorsi, questo andrà a danno sia dell’ente che dei tanti giovani che sono in cerca di un lavoro. Noi non vogliamo mai che la macchina operativa dell’ente vada a rilento”.

Francesco Rapino

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