Chieti, rimodulazione collegi provinciali: Sigismondi (Pdl) presenta un ordine del giorno

urna_elettoraleChieti. Il Consigliere provinciale del Pdl, Etelwardo Sigismondi, ha presentato un ordine del giorno per chiedere al Ministero dell’Interno la rimodulazione delle tabelle delle circoscrizioni dei collegi uninominali provinciali alla luce dei dati del censimento 2011. La  legge  23  dicembre  2009,  infatti, stabilisce la riduzione del 20% del numero dei Consiglieri comunali e provinciali e questo ha comportato la consequenziale ridefinizione delle circoscrizioni dei collegi provinciali.

“La rielaborazione proposta dall’Ufficio territoriale del Governo di Chieti” spiega Sigismondi “sulla quale la Provincia ha espresso parere favorevole, sentita la conferenza dei Capigruppo, ha tenuto conto, così come stabilito dalla legge, dei dati del censimento 2001. Rispetto a tali dati, però, alcuni Comuni della Provincia di Chieti, specie nella fascia costiera, hanno registrato notevoli scostamenti del dato demografico. Ad esempio, il Comune di Vasto, dai 35.362 abitanti del 2001, è passato ai 40.182 attuali. Tale rimodulazione potrebbe non garantire, quindi, una reale corrispondenza all’attuale consistenza demografica dei collegi elettorali previsti. Anche la Giunta provinciale di Chieti, nell’esprimere il proprio parere in ordine alla rideterminazione, si è riservata la possibilità di proporre all’Ufficio territoriale del Governo di Chieti, la revisione della ridefinizione dei collegi alla luce del nuovo censimento”.

Sigismondi ricorda poi che “in passato si è già verificato che, successivamente a nuove rilevazioni statistiche della popolazione, il Ministero degli Interni ha disposto la rimodulazione delle circoscrizioni provinciali. Ritengo, quindi, indispensabile un pronunciamento anche del Consiglio provinciale per ribadire la necessità di una revisione dei collegi provinciali sulla scorta dei nuovi dati sulla popolazione che emergeranno dal censimento 2011, al fine di verificare eventuali scostamenti demografici e garantire una omogeneità strutturale geo-economico-sociale degli stessi”.

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