Chieti, lavori Liceo Masci. Giovane Italia contro Pd: “Polemiche sterili e false informazioni”

corso_marrucinoChieti. “Mai il mondo dell’istruzione dovrebbe diventare un appiglio politico, cosa che invece, stando ai fatti, ci sembra sia accaduto”. È la conclusione a cui giunge la Giovane Italia di Chieti dopo le attenzioni che, nel corso di questi ultimi mesi, il Partito Democratico ha rivolto ai lavori di ristrutturazioni del Liceo Masci.

Il movimento precisa che la Provincia di Chieti sarebbe stata accusata, dal vice presidente del Consiglio comunale Alessandro Marzoli, di non aver dato “nessuna risposta chiara, circa i rischi per la sicurezza di studenti, docenti e personale non docente alla ripresa dell’attività didattica”.

“Non ci risulta che i fatti siano questi” tuona, però, la Giovane Italia. “Il Masci, infatti, è in possesso dal mese d’agosto 2009 del Certificato d’Idoneità Statica, fatto redigere su richiesta dell’assessore Di Prinzio.

Il Preside del Liceo Scientifico ha chiesto, solo quest’anno, i certificati alla ASL ed ai Vigili del Fuoco (non alla Provincia). Questi ultimi hanno di conseguenza comunicato che l’edificio non ha problemi di sicurezza, aggiungendo che bisognava però cambiare il verso di apertura di alcune porte, le quali sono state in parte già sistemate dagli operai provinciali, mentre altre devono essere sostituite, per cui la Provincia ha già incaricato una ditta esterna. La ASL invece, ha comunicato che l’edificio è a norma per il rapporto superficie/alunni e salubrità”.

A questo si aggiungerebbe il fatto che, dopo l’insediamento a luglio 2009, l’assessorato all’Edilizia Scolastica si sarebbe occupato della verifica dei certificati per tutti gli edifici provinciali, trovando una totale assenza d’attenzione della passata amministrazione. “Testimonianza ne è l’ultimo certificato di Prevenzione Incendi del Masci, datato anno 2004” specifica la Giovane Italia, “che nessuno della giunta Coletti ha provveduto a far rinnovare”.

A settembre 2009, poi, l’assessore Di Prinzio ha riavviato l’iter con i Vigili del Fuoco per il rilascio del C.P.I., che il Comune avrà tra pochi giorni.

Il problema del sovraffollamento delle aule, invece, non è di competenza diretta della Provincia: stando a quanto riferito dal movimento, la capienza dell’edificio sarebbe sempre la stessa da anni e non sarebbe possibile ingrandire o abbattere muri. “Il Masci infatti” continua in proposito “si trova in un edificio storico ed è lì da 100 anni, la Curia viene utilizzata da 15, ci sorge quindi spontaneo chiederci come tutti questi problemi siano sorti solo ora e mai prima. Ci preoccupa ancor di più, che tra gli alunni e le loro famiglie, si siano diffuse voci assolutamente false circa la pericolosità dell’edificio. Per la messa in sicurezza sismica degli edifici scolastici sono stati già concessi fondi che la passata amministrazione ha destinato ad altre scuole, come all’Istituto IPSIA U. Pomilio, tra l’altro investendoli per l’ala di nuova costruzione. Sempre la precedente giunta ha realizzato nuovi edifici scolastici come il Liceo Scientifico di Ortona o l’Istituto Professionale De Giorgio di Lanciano, senza tener conto che c’erano situazioni più impellenti da risolvere e con la tacita approvazione di quanti non hanno parlato prima e si stanno svegliando solo oggi”.

La Giovane Italia riferisce che lo scorso 4 agosto il sindaco Umberto Di Primio e l’assessore Donatello Di Prinzio si sarebbero anche incontrati per poter individuare e discutere degli spazi e dei metodi da applicare per iniziare la realizzazione di un nuovo edificio scolastico che possa accogliere il Liceo Masci. A tal proposito i tecnici del settore Edilizia della Provincia avrebbero addirittura già redatto lo studio di fattibilità per il nuovo Istituto che accoglierà circa mille studenti ed avrà spazio sufficiente per laboratori, palestra, parcheggi e via dicendo.

“In conclusione” puntualizza il movimento, “ci sembra che l’attuale amministrazione, pur con le difficoltà economiche in cui si trova e con il deficit ereditato, stia responsabilmente affrontando i vari problemi che affliggono le scuole cittadine. Ma è giusto far notare che tali problemi si affrontano con la collaborazione di tutti coloro che ne hanno le competenze e non con polemiche sterili e false informazioni”.


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