A Lanciano dibattito sul referendum anti trivelle

Lanciano. Il referendum anti trivelle, dopo mesi di polemiche, è in dirittura d’arrivo. Il prossimo 17 aprile, infatti, i cittadini dovranno recarsi alle urne per esprimere il proprio voto.

 Per dire, sostanzialmente, se vogliono l’abrogazione della norma che, al momento, concede alle multinazionali del petrolio la possibilità di estrarre greggio, entro le 12 miglia dalla costa, fino ad esaurimento dei pozzi. Se si raggiungerà il quorum e se i cittadini, a maggioranza, scriveranno “Sì” sulla scheda, in sostanza le società del petrolio, riguardo ai pozzi entro le 12 miglia marine, non potranno andare più avanti ad oltranza ad estrarre idrocarburi, ma dovranno bloccarsi a scadenza delle concessioni (sono una 30ina quelle in vigore in Italia e le ultime hanno scadenza 2026). Una questione importante, soprattutto in un territorio, quello abruzzese, che da anni è mobilitato a difesa del proprio territorio, del proprio mare e delle proprie coste: prima le battaglie contro il Centro oli di Ortona e poi contro le piattaforme Ombrina Mare ed Elsa nel Chietino e le altre nel Teramano.

 Per ciò il movimento politico Italia Unica, in collaborazione con la Onlus Ilaria Rambaldi di Lanciano, ha organizzato per domani, 5 aprile, l’incontro “Confrontiamoci per capire”, a cui parteciperà anche il coordinatore nazionale del movimento, Lelio Alfonso. L’appuntamento è alle 18, nella ex Casa di Conversazione, in piazza Plebiscito. A coordinare il dibattito sarà Renato Ranieri, referente di Italia Unica per l’Abruzzo. Seguiranno gli interventi di Samuele Segoni, deputato del Gruppo Misto-Alternativa Libera e componente della Commissione Ambiente e Territorio della Camera; Fabrizia Arduini, presidente Wwf Zona Frentana e Costa Teatina, esperta in questioni riguardanti gli idrocarburi; Maria Grazia Piccinini, presidente dell’associazione “Ilaria Rambaldi Onlus”. Le conclusioni saranno tratte da Lelio Alfonso.

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