Chieti, ancora polemiche sulla condizione dei due Licei

Chieti. Continua la polemica sulle scuole tetatine. I disagi e le problematiche del liceo classico G.B.Vico e del liceo scientifico Masci sono terreno di scontro politico e dopo le pesanti accuse dell’opposizione l’assessore provinciale all’Edilizia Scolastica, Donatello Di Prinzio ha replicato: “Non è corretto affrontare con il pregiudizio il problema delle strutture scolastiche più antiche e prestigiose della città di Chieti: noi siamo un ente pubblico e dobbiamo tenere conto di normative da applicare, che contrastano tra di loro, e tempi tecnici da rispettare. Quanto poi ai fondi Cipe, prima di gettare fango sugli amministratori e i dirigenti provinciali occorre informarsi”
Secondo Di Prinzio Il disagio che vivono scuole di antica tradizione con edifici di prestigio come il classico e lo scientifico di Chieti, dipendono essenzialmente da normative ancora in vigore che contrastano palesemente con gli ultimi orientamenti del Ministero dell’Istruzione.
“Noi come ente – ha spiegato Di Prinzio – dobbiamo rispettare le leggi e in materia di sicurezza scolastica è ancora in vigore il Decreto Ministeriale del 18 dicembre 1975 che fissa a 25 il numero massimo di alunni per classe con le relative norme prescrittive che abbiamo sempre osservato. Poco prima dell’inizio dell’anno scolastico, il Ministero ha elevato tale numero a 27, facendo scattare altri parametri che stiamo cercando di soddisfare nel minor tempo possibile, nonostante il disastro finanziario a cui la Provincia deve fare fronte. Ma per i lavori ordinati da un ente pubblico occorre rispettare un preciso iter burocratico”.
L’assessore all’Istruzione, Mauro Petrucci ha annunciato che “un nuovo polo scolastico, specie per lo Scientifico, è un’ipotesi che è sul tappeto da tempo e che comunque non risolve i problemi immediati che stiamo affrontando. Tuttavia, stiamo definendo con il Comune la scelta del luogo dove realizzarlo e il progetto complessivo”.

scuolaChieti. Continua la polemica sulle scuole teatine. I disagi e le problematiche del liceo classico G.B.Vico e del liceo scientifico Masci sono terreno di scontro politico e dopo le pesanti accuse dell’opposizione l’assessore provinciale all’Edilizia Scolastica, Donatello Di Prinzio ha replicato: “Non è corretto affrontare con il pregiudizio il problema delle strutture scolastiche più antiche e prestigiose della città di Chieti: noi siamo un ente pubblico e dobbiamo tenere conto di normative da applicare, che contrastano tra di loro, e tempi tecnici da rispettare. Quanto poi ai fondi Cipe, prima di gettare fango sugli amministratori e i dirigenti provinciali occorre informarsi”.

 

Secondo Di Prinzio Il disagio che vivono scuole di antica tradizione con edifici di prestigio come il classico e lo scientifico di Chieti, dipendono essenzialmente da normative ancora in vigore che contrastano palesemente con gli ultimi orientamenti del Ministero dell’Istruzione. “Noi come ente – ha spiegato Di Prinzio – dobbiamo rispettare le leggi e in materia di sicurezza scolastica è ancora in vigore il Decreto Ministeriale del 18 dicembre 1975 che fissa a 25 il numero massimo di alunni per classe con le relative norme prescrittive che abbiamo sempre osservato. Poco prima dell’inizio dell’anno scolastico, il Ministero ha elevato tale numero a 27, facendo scattare altri parametri che stiamo cercando di soddisfare nel minor tempo possibile, nonostante il disastro finanziario a cui la Provincia deve fare fronte. Ma per i lavori ordinati da un ente pubblico occorre rispettare un preciso iter burocratico”. L’assessore all’Istruzione, Mauro Petrucci ha annunciato che “un nuovo polo scolastico, specie per lo Scientifico, è un’ipotesi che è sul tappeto da tempo e che comunque non risolve i problemi immediati che stiamo affrontando. Tuttavia, stiamo definendo con il Comune la scelta del luogo dove realizzarlo e il progetto complessivo”.

Tre aule del Liceo Vico all’Istituto Magistrale Gonzaga. Riunone tecinica sul problema aule del liceo classico Vico di Chieti oggi in Provincia. Il presidente, Enrico Di Giuseppantonio, insieme agli assessori Donatello Di Prinzio e Mauro Petrucci e con il dirigente del Settore Edilizia, Nicola Pasquini, il funzionario Francesco Faraone e il consulente Enzo De Simone, ha incontrato il preside, Giuseppina Politi, e il suo vice, Giovanni Rossetti.

“Dopo aver analizzato – ha spiegato il presidente, Enrico Di Giuseppantonio –  la situazione dello storico edificio scolastico in corso Marrucino ed aver ragionato su alcune ipotesi operative, abbiamo concordato che fino al termine dell’anno scolastico in corso, tre classi di liceo saranno ospitate nelle aule a disposizione dell’istituto magistrale Gonzaga, a qualche centinaio di metri dalla sede centrale del liceo classico. Nel frattempo, la Provincia completerà entro il 31 dicembre prossimo il progetto per la sistemazione delle aule del Convitto Nazionale G.B.Vico, così che entro il 31 luglio prossimo siano pronte 2 o 3 aule, in relazione all’andamento delle iscrizioni che si registreranno a gennaio, per potervi collocare agevolmente le classi del liceo classico. Ringrazio in particolar modo la sensibilità della nuova preside del liceo che ha posto all’attenzione di tutti un problema, quello dell’utilizzo di alcune aule non idonee all’interno dello storico stabile di corso Marrucino, che rimontava al 2001, da ben nove anni. La Provincia si è adoperata con celerità per risolvere la situazione, poiché la mia amministrazione ha posto la sicurezza delle scuole come una materia prioritaria rispetto a tutte le altre competenze dell’ente. Si sono dimostrate così del tutto infondate le polemiche di questi giorni”.

 

 

 

 

 

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