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Chieti. Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, questa mattina ha accompaganto il Sottosegretario alla Giustizia, sen. Federica Chiavaroli, in visita ufficiale alla Casa Circondariale di Chieti.

 “Un incontro voluto in uno dei due carceri femminini d’Abruzzo alla vigilia dell’8 marzo, festa della donna, per verificare di persona la situazione delle nostre detenute”. Ha dichiarato il Sottosegretario Chiavaroli.

 “Sono qui per guardare, ascoltare ma anche per dire che, a nostro avviso, la vita delle detenute e dei detenuti deve migliorare perché chi è stato privato della libertà ha perso già uno dei beni più preziosi e quindi crediamo che in carcere il detenuto debba avere una vita ispirata il più possibile a un principio di normalità e in questa direzione muoveremo le nostre azioni. Oggi a Chieti ho visto delle persone che lavorano con passione sebbene in un posto così difficile – ha aggiunto il Sottosegretario -. Il mio impegno sarà quello di far si che la presenza in carcere dei detenuti sia il più possibile ispirata a principi di normalità e a riguardo annuncio che stiamo lavorando agli stati generali dell’esecuzione penale che porteranno avanti un grande lavoro sulle attività che possono essere fatte in carcere. L’impegno è garantire ai detenuti una vita in questo posto migliore con l’obiettivo di ritornare fuori avendo riparato agli errori con consapevolezza. Profonderò, inoltre, un impegno particolare perché ci possano essere misure concrete che aiutino le donne a riprendere la loro vita fuori di qui. Il ruolo di una donna nella vita familiare è molto importante”.

 Al termine dell’incontro con le detenute – presenti il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, il Prefetto di Chieti, Antonio Corona, il Magistrato di Sorveglianza, Maria Rosaria Parruti, la Consigliera Regionale di Parità, Gemma Andreini, la direttrice del Carcere, Giuseppina Ruggiero – il Sottosegretario ha donato alle detenute una “presentosa” in plastica colorata, stampata in 3D in occasione dell’Expo 2015, da lei indossata nell’occasione e “simbolo d’amore e lotta contro la violenza e la privazione di libertà”.

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