Vastese, Olivieri e Febbo su Consorzio di Bonifca

L’Aquila. “A seguito di diversi reclami da parte di imprenditori agricoli e coltivatori diretti, apprendiamo che l’ex Commissario del Consorzio di bonifica Trigno Sinello ha recentemente provveduto ad aumentare di circa il 54% le tariffe consortili per i canoni irrigui, già onerosi, attribuiti ai coltivatori dei territori del Vastese e del Sangro”.

 Così in una nota il consigliere regionale Mario Fiorentino Olivieri, che aggiunge: “Appare paradossale che si voglia scaricare sugli operatori di un comparto, già estremamente penalizzato, il compito di volere ripianare anni e anni di cattiva gestione sindacalizzata e politicizzata oltre ogni sopportabile limite. Appare ancor più incredibile attribuire rincari così esosi per servizi non ancora funzionali. È necessario che la Regione Abruzzo e l’attuale Commissario intervengano. L’esagerato rincaro tariffario – qualora si rendesse indispensabile – va diluito in un chiaro programma che garantisca, al contempo, investimenti e miglioramenti nella bonifica. È, altresì, necessario ridurre i costi di gestione garantendo anche il completamento della Diga di Chiauci in maniera da garantire la gestione irrigua in tutto l’arco dell’anno. Solo allora si potranno chiedere sacrifici che potranno essere finalizzati al risanamento dell’ente. La Regione, nel frattempo, dovrà esercitare al meglio la funzione programmatoria creando un fondo perequativo tra gli ambiti consortili che possa garantire uniformità di tariffa, modificando anche laddove fosse necessario gli ambiti”.

 “Non si può che condividere la protesta degli operatorie – conclude Olivieri – semmai chiamare al rendiconto chi ha generato questa incresciosa situazione. Sarà mia cura sollecitare un intervento della Regione, certo che l’assessore competente porrà in campo tutto il suo buon senso per rispondere alla problematica e che il Presidente della Giunta della Regione Abruzzo adotti iniziative finalizzate al superamento della criticità in discussione”.

 “La revoca immediata della delibera inerente l’aumento spropositato dei canoni idrici varato a dicembre scorso dal Consorzio di Bonifica Sud: è l’oggetto di un ordine del giorno urgente presentato dove chiedo che vanga inserito e discusso al prossimo Consiglio regionale”. Lo rende noto il Presidente della Commissione Vigilanza e consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo.

 “Dopo le mie prime sollecitazioni, – spiega Febbo – dove da subito e per primo ho denunciato gli aumenti inopportuni deliberati dal Consorzio di Bonifica Sud senza che vi sia stata alcuna concertazioni con le organizzazioni professionali e visto anche le recentissime polemiche che arrivano dal mondo imprenditoriale agricolo, ho deciso di presentare una risoluzione urgente al fine di annullare la decisione presa dal precedente commissario Leombroni, rimasto in carica solo 4 mesi dove tra gli ultimi e pochissimi atti compiuti ha provveduto ad aumentare del 57% le tasse ai danni degli agricoltori che in queste ultime stagioni sono stati già duramente danneggiati causa calamità naturali. Tutti elementi emersi anche nell’incontro avuto con l’attuale Commissario Mastrangelo convocato e audito da me presso la commissione Vigilanza dove è emerso l’esigenza e l’utilità di non gravare gli utenti agricoli di ulteriore tassazione”.

 “Inoltre – continua Febbo – sembra che vi sia tra gli agricoltori del vastese e del sangro un malcontento e confusione generale poiché dalle notizie pervenutemi mi risulta addirittura uno sbaglio nell’emissioni delle cartelle di pagamento dove vengono richiesti canoni arretrati a molti utenti esentati. Quindi oltre al danno anche la beffa. Pertanto – conclude Febbo – ho preparato e presentato un ordine del giorno da inserire al primo Consiglio regionale affinché l’attuale Commissario blocchi immediatamente la delibera n.63 del 10.12.2015 con lo scopo di arginare e fermare ulteriore danni al mondo agricolo già compromesso sia dalle calamità naturali sia dal mercato economico sempre più in crisi”.

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