Consiglio Nazionale Anci, Di Primio interviene su sicurezza urbana e riforma Pubblica Amministrazione

Roma. Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, questa mattina, in qualità di Vicepresidente Nazionale ANCI e Delegato Nazionale alla Pubblica Amministrazione, Politiche del Personale e Relazioni Sindacali ha partecipato a Roma, presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio, ai lavori del Consiglio Nazionale dell’ANCI nel corso dei quali è intervenuto sul tema della sicurezza urbana, della riforma della Pubblica Amministrazione e del Personale degli Enti Pubblici.

 “Sulla sicurezza urbana – ha dichiarato il Sindaco – è necessario che il Ministero dell’Interno mandi avanti speditamente il disegno di legge in materia. Al contempo, non potendo i Comuni essere considerati l’ultima ruota del carro è necessario definire i ruoli all’interno del sistema del comparto sicurezza anche sotto il profilo del riconoscimento contrattuale delle specifiche attività svolte dalla Polizia Municipale. Sul tema del personale degli Enti pubblici – ha stigmatizzato il Sindaco – bisogna assolutamente eliminare il comma 228 della Legge di Stabilità in quanto lo stesso, oggi, con il blocco del turn-over ridotto al 25% non soltanto impedisce il ricambio generazionale ma, di fatto, mette a rischio i servizi stessi erogati dai Comuni. È per questo – ha proseguito il Sindaco – che ho proposto al Presidente del Consiglio Nazionale Anci, Enzo Bianco, e al Presidente Anci, Piero Fassino, di promuovere presso i CAL – Consigli delle Autonomie Locali – di tutta Italia, io lo farò subito interessando il presidente del CAL Abruzzo, l’adozione di una delibera che chieda alle Regioni di impugnare, innanzi alla Corte costituzionale, il vizio di legittimità costituzionale del comma 228 che prevede il blocco del turn-over”.

 “Sono certo che questa azione, se promossa da tutte le Regioni o anche da una parte di esse, visto il recente pronunciamento in materia della Consulta (Sentenza n.2018 del 2015) non potrà che portare alla dichiarazione di incostituzionalità del blocco del turnover presso i Comuni. Appare ormai pacifico, infatti, che il blocco delle assunzioni è ammissibile solo ove costituisca atto straordinario e temporaneo – ha chiosato il Sindaco – al contrario di quanto, invece, succede in Italia da qualche anno e che con il comma 228 della Legge di Stabilità viene colpevolmente reiterato dal Governo italiano”.

Impostazioni privacy