Francavilla al Mare, De Felice denuncia strade dissestate e cattiva gestione dello spazio

francavilla_al_mareFrancavilla al Mare. Strade dissestate e sporche, erbacce ovunque e avvallamenti nelle strade interne, ma anche sul lungomare e sulle arterie centrali. È questa la città descritta da Carlo De Felice, consigliere Pdl al Comune di Francavilla al Mare, che denuncia lo stato di degrado in cui verserebbe il Comune in questione. Una città che, come sottolinea lo stesso consigliere, vive principalmente di immagine pubblica, essendo meta turistica molto nota.

De Felice accusa l’amministrazione pubblica che non avrebbe posto un argine al problema poco prima dell’inizio della stagione estiva. “Capitolo a parte meriterebbe il verde pubblico quasi inesistente” spiega ancora De Felice, “se paragonato a molte altre città e la cattiva gestione del poco spazio che in città è destinato alla natura, piuttosto che al cemento o all’asfalto. Insomma, l’immagine che restituiamo all’esterno della nostra città è di una città balneare decadente. Lì dove dovremmo intervenire migliorando e abbellendo, invece ci limitiamo a sorvolare”.

Il consigliere sostiene di ricevere continuamente segnalazioni di nuove buche e voragini che si aprirebbero sui marciapiedi e lungo le carreggiate. “Le ultime segnalazioni, in ordine di tempo” spiega meglio De Felice, “riguardano dissesti su strade importanti per la viabilità francavillese, soprattutto  pedonale (vedi marciapiedi) quali via D’Annunzio, via Tosti, viale Nettuno, zona nord di viale Alcione, piazza Sant’Alfonso, piazza Tirreno ed il Paese Alto. Credo che in realtà manchi un progetto di lungo periodo per la manutenzione e la ricostruzione, con criteri più attuali, sia delle strade che dei marciapiedi. Mi pare di notare una totale mancanza di direzione riguardo al decoro urbano della nostra città. Francavilla al mare dovrebbe essere città ad attrazione turistica, invece esprimiamo una piccola percentuale delle nostre capacità, poiché l’impressione che restituiamo a chi viene a visitare la città ed a trascorrerci le vacanze estive, non è certo quella di un luogo da suggerire agli amici. Credo che bisogna avviare una profonda riflessione su questi aspetti vitali per l’economia e la vivibilità della nostra città”.

 

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