Elezioni Chieti, Tiziano Viani (Pd) tuona contro Umberto Di Primio

chietiChieti. “Forse siamo noi un po’ “duri di comprendonio”, ma, dopo l’ennesima sparata contro l’amministrazione Ricci del senatore Di Stefano, non abbiamo capito quale sia il reale candidato sindaco del centro-destra”. È il duro commento di Tiziano Viani, capogruppo del Partito Democratico al Comune di Chieti. Il consigliere ha, infatti, deciso di rispondere ad alcune argomentazioni emerse durante l’ultima conferenza organizzata dal centrodestra in vista delle elezioni amministrative del prossimo marzo.

Sulla vicenda del Teatro Marrucino, ad esempio, Viani risponde che la compagine di maggioranza si sarebbe sempre assunta la responsabilità di votare le relative delibere in Consiglio. Il riferimento è agli abbandoni della minoranza, che “è sempre uscita dall’aula anche quando si trattava di assicurare un minimo di continuità al lavoro svolto dai musicisti e alle maestranze coinvolte nella gestione del teatro stesso. Forse, criticando, criticando e criticando, Di Stefano voleva nascondere le inadempienze della Regione che non ha ancora provveduto a rifinanziare la Legge 40, quella cioè che dovrebbe assicurare la continuità della vita del teatro cittadino”.

In riferimento, invece, al candidato sindaco Umberto Di Primio, Tiziano Viani intende capire quale progetto possiede in tasca per governare la città di Chieti. “Ancora non dice” ironizza a riguardo “se attingerà al modello “Ho promesso ma non faccio” del presidente della Regione Chiodi o al “Litighiamo tutti insieme appassionatamente” del sindaco di Pescara Albore Mascia, che tra l’altro è stato il primo a proporlo sconfinando, a mio giudizio, in un territorio non certo di sua competenza. E mentre il centro-destra,  se non strepita, tace, il numero delle ore autorizzate di cassa integrazione in Abruzzo cresce”.

Viani ricorda, infatti, che le 2009 la regione avrebbe raggiunto il valore di 34.215.198 ore, con un incremento del 439,70% rispetto al 2008 (mentre l’analogo incremento nazionale sarebbe stato del 311%).

Riguardo poi” conclude il capogruppo del Pd “alle battute sulla tenuta della nostra coalizione, dato per assodato che la loro “armata Brancaleone” fatta di tutto e il contrario di tutto sia proprio così compatta come dicono di essere, ci dicano adesso Di Primio o Di Stefano o chi per loro, chi ricoprirà la carica di vice sindaco, Di Paolo? Buracchio? Di Matteo? Di Labio? Aceto? La città aspetta ben altro che l’ennesima corsa alle poltrone”.

 

 

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