Chieti, elezioni amministrative 2010: Bruno Di Paolo dice la sua

bruno_di_paoloChieti. Bruno Di Paolo, ex consigliere regionale, è da giorni sulla bocca del mondo politico teatino. I più si domandano, infatti, quale sarà la posizione del politico in vista delle prossime elezioni ammnistrative.

Lo chiarisce lo stesso Di Paolo che, con una nota, intende precisare quanto apparso sulla stampa in questi giorni. “La mia disponibilità a scendere in campo alle prossime elezioni amministrative di primavera per il rinnovo del Consiglio omunale di Chieti è nota da tempo” ammette l’ex consigliere. “Così come da tempo è chiaro il mio fermo intento di migliorare le attuali condizioni in cui versa la città di Chieti. Per conseguire questo obiettivo, sono pronto a candidarmi in prima persona alla poltrona di primo cittadino”.

L’interesse di Bruno Di Paolo a candidarsi come sindaco non sembra, però, escludere quelle che l’ex consigliere regionale definisce “altre eventuali soluzioni”, che Di Paolo dice di poter tenere comunque in considerazione per due fattori: “trovare realmente persone espressioni di forze di partito che siano accettate come me dalla città e che abbiano già dimostrato di riscuotere un grosso consenso elettorale o, in alternativa, coalizioni che condividano con me un programma elettorale finalizzato alla crescita della città”.

Tuttavia, Di Paolo ammette che fino ad oggi nei due principali fronti politici non si sarebbe ancora parlato di programmi. Niente di diverso, insomma, rispetto al passato.

“Le solite manfrine ed i soliti giochi e, quel che è peggio, sempre le solite persone” lamenta l’ex consigliere. “A queste condizioni chiaramente non ci sto, poiché rimane per me prioritario anteporre il reale interesse dei miei concittadini ad accordi compensativi tra forze politiche. Viene da chiedersi come sia possibile, a meno di 90 giorni dalle elezioni, che alcuni tra i più gettonati all’investitura per la corsa alla poltrona di primo cittadino non abbiano nemmeno una parvenza di programma da sottoporre alla cittadinanza. Difficile da credersi”.

 

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