Vasto, restaurato organo del Settecento

Vasto. Torna a vivere, e a suonare, in occasione dei trecento anni dalla sua nascita l’organo custodito nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Vasto.

Dal 6 al 16 agosto sette concerti inseriti nel cartellone “Le note dell’Assunta” per valorizzare lo strumento realizzato nel 1719 da Domenico Mangino: l’organo è chiamato in suo onore ‘Mangino’.

Si tratta di un organo positivo italiano di scuola napoletana, con la particolarità di avere un somiere dalle dimensioni piuttosto ridotte che sa sorprendere per i suoni (soprattutto gli acuti) restituiti attraverso le canne; queste ultime proprio per la loro conformazione, dopo il loro ripristino, hanno rivelato un temperamento mesotonico con un’accordatura del La a 432 Hz (e non a 440 Hz) tipico di strumenti antichi e adatto all’accompagnamento del canto.

Grazie al contributo dell’assessorato alla Cultura del Comune di Vasto e della Fondazione BCC della Valle del Trigno, è stato possibile portare avanti un progetto di pieno recupero delle funzionalità dell’organo

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