‘Come posso io non celebrarti vita’: alla Villa Comunale di Chieti la festa per essere diversamente uguali

Chieti. Una serata per celebrare la preziosità della vita fin dal concepimento, la gioia, l’importanza di esprimere al meglio le proprie potenzialità, a dispetto di qualsiasi difficoltà fisica, psichica, emotiva.

“Come posso io non celebrarti vita” sono le parole di un famoso brano di Jovanotti a dare il titolo all’evento che si terrà sabato 12 settembre, a partire dalle ore 18,30, alla villa comunale di Chieti.

Momenti speciali fatti di incontri, spettacoli e testimonianze per difendere la vita sempre per non sentirsi diversi ma diversamente uguali e per sottolineare che come diceva Don Oreste Benzi “E’ sempre meglio esserci che non esserci”, per tutelare le donne e la vita in ogni sua forma.

Sarà l’Arcivescovo di Chieti-Vasto Monsignor Bruno Forte ad aprire la serata con un video intervento, a seguire lo spettacolo “Notre Dame de Paris” a cura dei ragazzi dell’associazione Zenith di Andria che si occupa di seguire persone con difficoltà legate alla sindrome di down e all’autismo. Un’interpretazione in chiave comica per raccontare la storia di Quasimodo ed Esmeralda, che incarnano le difficoltà di chi subisce gli sguardi diffidenti di una società indifferente.

A seguire i racconti di chi ha subito in prima persona episodi di discriminazione ma è riuscito sempre nel proprio personale riscatto: dire di sì con gioia alla vita.

La serata si concluderà con una grande festa, con balli e canti fino alle ore 23.

L’evento è organizzato dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII“ Capanna di Betlemme di Chieti “ con il grande sostegno e collaborazione della Caritas diocesana di Chieti Vasto, Movimento per la vita Chieti, Associazione Affidati ,Kiwanis Club Chieti Pescara D’Annunzio, L’Arca di Francesca Onlus, OFS Abruzzo (ordine francescano secolare), Nucleo Operativo Teate Protezione Civile , Misericordia Chieti, Gruppo Scout Masci 2 Chieti e con la preziosa partecipazione di TheaRte Chieti.

Impostazioni privacy