Il Pontificio Consiglio per gli Operatori sanitari a Bucchianico

bucchianico_pontificio_consiglioBucchianico. Una celebrazione eucaristica con gli ammalati e le loro famiglie, per testimoniare l’impegno e la predilezione della Chiesa a favore dei più deboli. È stato il momento più toccante del pellegrinaggio condotto stamani dal Pontificio Consiglio per gli Operatori sanitari a Bucchianico, paese natale di San Camillo de Lellis, di cui quest’anno ricorrono i quattrocento anni dalla morte.

Guidati dal presidente monsignor Zygmunt Zimowski, i rappresentanti del dicastero vaticano sono stati accolti nell’aula consiliare del municipio dal sindaco Mario Antonio Di Paolo, alla presenza, tra gli altri, del vicario generale della diocesi di Chieti-Vasto mons. Camillo Cibotti. Nel corso dell’incontro, il sindaco ha evidenziato la grande tradizione di fede di Bucchianico, terra operosa e indissolubilmente legata a San Camillo, patrono dei sofferenti, degli operatori sanitari e dei luoghi di cura. Subito dopo, il santuario di Bucchianico ha ospitato una solenne celebrazione eucaristica, a cui hanno partecipato gli ammalati e i loro familiari, insieme al personale dell’Unitalsi locale.
“La chiesa ha un amore speciale per chi soffre – ha sottolineato mons. Zimowski, che ha voluto ricordare la figura di papa Giovanni Paolo II, fondatore del Pontificio Consiglio per gli Operatori sanitari e ispiratore della Giornata mondiale del malato, che si celebra l?11 febbraio di ogni anno – San Camillo può essere considerato l?iniziatore di una nuova schola caritatis per gli operatori sanitari e per tutti coloro che si chinano sul prossimo sofferente – ha aggiunto mons. Zimowski – da lui possiamo attingere nuova forza per portare il messaggio di misericordia e di condivisione che Cristo stesso ha affidato alla sua Chiesa”.
Nel pomeriggio il pellegrinaggio del Pontificio Consiglio per gli Operatori sanitari proseguirà con una visita al santuario del Volto santo di Manoppello, dove riceveranno il saluto dell?arcivescovo di Chieti-Vasto mons. Bruno Forte.

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