Chieti, successo per l’incontro sul volontariato con Giobbe Covatta

pasquale_elia_e_giobbe_covattaChieti. Una platea piena di alunni delle medie e delle elementari del capoluogo teatino, circa 600, ha assistito all’incontro-dibattito dal titolo “Il volontariato secondo… Giobbe” che ha visto come ospite d’onore il comico, attore e scrittore Giobbe Covatta e che ha avuto come tema centrale il volontariato.

L’evento è stato organizzato dall’associazione Erga Omnes Onlus, dal Csv di Chieti e dal Comune.
“Ringrazio Erga Omnes – ha detto il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – ed in particolare Pasquale Elia che in questi giorni ho avuto modo di conoscere meglio. Quando ci è stata proposta questa giornata, io e l’assessore Giampietro non abbiamo avuto esitazioni. Tutti sono bravi a parlare di solidarietà, soprattutto i personaggi più noti, però più si parla di solidarietà e più è difficile farla. Giobbe Covatta è uno che fa solidarietà, è molto importante quello che fa per gli altri ed ha tanti progetti. I ragazzi rappresentano il futuro e le cose che oggi Giobbe Covatta dice per loro sono molto importanti”.
“Vado spesso in Africa – ha raccontato Giobbe Covatta – dove ho realizzato dei documentari ed ho una serie di progetti oltre che per l’Africa anche per l’Asia e per il Sud America ed ho collaborato con una serie di associazioni, mi occupo di queste attività da circa vent’anni. La cosa più importante da fare. La cosa più importante per me è quella di far conoscere più persone possibili, per amare bisogna conoscersi. Mi è capitato di aiutare a far costruire ponti, pozzi, ecc. ma la cosa più importante è quella di aiutare a far conoscere la gente. Le esperienze in Africa penso che siano le migliori che mi siano capitate. Spesso i bambini africani che stanno vicino le città vanno a studiare vicino gli aeroporti e le stazioni perché sono gli unici posti dove c’è la corrente elettrica. Se vogliono andare a scuola la mattina si devono alzare molto presto. Tutto quello che vogliono fare gli costa molta fatica, questa fatica li porta ad apprezzare molto di più le cose, invece qui in Europa diamo tutto per scontato. Ad esempio nel mondo ci sono circa 7 miliardi di persone molte delle quali non hanno l’acqua. In Africa sono stato accolto sempre con grande entusiasmo da parte degli africani, invece loro spesso non vengono accolti altrettanto bene da noi, per quello che mi riguarda cerco sempre di ricambiare la loro accoglienza. Una delle cose più brutte che mi sono capitate è che una volta una madre mi ha chiesto di giocare poco con il figlio per evitare che gli venisse fame perché non avevano da mangiare a sufficienza”.
Francesco Rapino

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