Chieti, la cerimonia del Premio Agenda Rossa 2013

premio_agenda_rossa_2013Chieti. Al Supercinema di Chieti si è svolta la cerimonia del “Premio Nazionale Agenda Rossa”, manifestazione che si prefigge l’obiettivo di promuovere la cultura della legalità e della lotta alle mafie fra gli studenti degli istituti d’istruzione superiore della provincia di Chieti.

Per questa quarta edizione ha visto fra i suoi premiati: Leonardo Guarnotta, presidente del Tribunale di Palermo, amico e collega di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone; Andrea Cisternino della Lega Internazionale per la Protezione degli Animali, impegnato nel contrasto alle zoomafie; Nicola Trifuoggi, ex Procuratore della Repubblica di Pescara; Luca Abete, inviato della trasmissione “Striscia la Notizia”; Giorgio Fornoni, giornalista della trasmissione “Report”; Ester Castano, giornalista bersagliata da minacce ed intimidazioni per aver fatto luce sulla corruzione e le infiltrazioni della ‘ndrangheta nell’hinterland di Milano; Alfonso De Pietro, cantautore già premiato a “Musica Contro Le Mafie”; i Bandabardò, band fra le più amate dai giovani. La celebrazione di un gemellaggio tra il Premio Nazionale Agenda Rossa e il Comune di Cancello ed Arnone (Caserta), situato nei territori cari a Don Peppe Diana, ha offerto poi l’occasione per un ricordo dell’opera umana del sacerdote simbolo della lotta alla camorra, ucciso a Casal Di Principe il 19 marzo 1994.

“Costruire insieme quella cultura della legalità a cui molti anelano – ha dichiarato il sindaco Di Primio nel corso della cerimonia – deve essere il monito a cui tutti dobbiamo fare riferimento. Il ricordo delle immagini delle stragi di mafia le abbiamo tutte noi ancora impresse in mente, da quelle immagini è nato in noi il desiderio di fare di più, di essere in qualche modo una goccia nel mare della legalità: gli oceani, infatti, non nascono da soli ma sono le piccole gocce che contribuiscono a renderli tali. Falcone diceva che ‘si muore generalmente perché si è soli’, se tutti noi saremo capaci di creare un cordone di legalità e di eticità – ha proseguito il sindaco – credo che nessuno mai potrà più sentirsi solo. Negare l’esistenza delle mafie vuol dire lasciare campo libero alla loro esistenza, ciò che possiamo continuare a fare, dunque, è non dimenticare e sopratutto ricordare ai più giovani che sconfiggere la mafia si può ma dobbiamo farlo insieme”.

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