Chieti, Rita e Il Campanello al teatro Marrucino

di_primio_e_anfusoChieti. Sono in programma al teatro Marrucino di Chieti due opere con musiche di Gaetano Donizetti. Si tratta di “Rita” e “Il Campanello” che andranno in scena rispettivamente domani e dopodomani (21 e 22 dicembre). Le opere saranno rappresentate con la direzione d’orchestra di Francesco Ledda e la regia di Giovanni Anfuso. Il Maestro Accompagnatore sarà Leonardo Angelini. Per quanto riguarda le presenze, si è sulla falsariga del “Nabucco”, opera per la quale c’era stato il tutto esaurito.

“Non abbiamo fatto in tempo a smaltire la sbornia di Nabucco che ci rituffiamo in un’altra ubriacatura teatrale con Rita e Il Campanello. – ha affermato il regista Giovanni Anfuso – Questi sono dei capolavori. Da un punto di vista strettamente musicale, Rita e Il Campanello, contengono tutti gli elementi dell’opera di Donizetti. Lui aveva già tracciato un percorso musicale limpido per quelli che poi si sono manifestati dei capolavori musicali. Siamo di fronte al classico triangolo (lui, lei, l’altro). Quello che c’è di straordinario nel libretto è il fatto di saper analizzare la situazione dell’Europa post rivoluzionaria. Oggi non si mira più all’ideale, ma al tornaconto. Forse Donizetti voleva lanciare un messaggio per frenare la società moderna e futura. Un ringraziamento particolare va al sindaco Di Primio e al senatore Di Stefano. Attorno a questo teatro si respira un grande entusiasmo e c’è la voglia di ripartire alla grande”.

Poi il sindaco Umberto Di Primio ha parlato delle polemiche degli ultimi giorni e della protesta dell’orchestra in occasione della rappresentzione del “Nabucco”: “Che cosa farò se ci saranno delle altre proteste? Farò la stessa cosa dell’altra volta: passo, saluto ed andrò a godermi lo spattacolo. Non accetto provocazioni di questo genere. Mi sono ritrovato con zero euro nel bilancio. Queste opere le ho fatte con Anfuso e Ledda e le ho fatte con le risorse che avevo a disposizione (150 mila euro). Penso che era necessario riaprire il Marrucino e farlo diventare una risorsa più che una spesa. Tenere aperto il Marrucino con le somme della precedente amministrazione era impossibile. Non accetto che nessuno mi venga a dire quello che dovrò fare quando per questo teatro erano stati lasciati 4 milioni di debito. Se non avessi fatto qualche variazione di bilancio a cui l’opposizione ha votato contro, non avremmo potuto fare questo Dicembre al Marrucino. La stagione 2011/2012  sarà quella di vero rilancio per il teatro”.

Francesco Rapino

Impostazioni privacy