‘Giovani in agricoltura’, svolto convegno all’Istituto Agrario di Scerni

Scerni. L’appello ai giovani a reimpegnarsi nel mondo agricolo, anche con il sostegno di fondi europei messi a disposizione dal Piano di sviluppo rurale (Psr) appena approvato dalla Comunità europea che considera prioritario il ricambio generazionale in agricoltura, è stato lanciato dal convegno “Giovani in agricoltura”, organizzato dall’AGIA, Associazione giovani imprenditori agricoli della CIA.

 Gli incentivi del nuovo Psr, insieme alle opportunità della nuova Pac (Politica agricola comune) e alle agevolazioni Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), nell’ottica dell’imprenditoria agricola giovanile, sono stati al centro dell’affollato convegno che si è svolto nella mattinata di oggi, venerdì 20 novembre, a Scerni (Chieti), presso l’Istituto agrario “Ridolfi”.

 Ad aprire i lavori è stato il direttore provinciale CIA Alfonso Ottaviano. Sono poi intervenuti il preside dell’Istituto agrario “Ridolfi”, Livio Tosone, il presidente provinciale AGIA Chieti, Corrado D’Angelo, il presidente regionale AGIA, Alessandro Impicciatore, il presidente provinciale CIA, Nicola Antonio Sichetti,il vice presidente nazionale AGIAValentino Berni e l’assessore regionale all’Agricoltura Dino Pepe. Ad entrare nel tecnico, illustrando le misure riservate in particolar modo agli imprenditori agricoli tra i 18 e i 40 anni, sono stati invece il tecnico della CIA Chieti Giuseppe Di Silvio, che ha parlato delle misure di sostegno contenute nel primo pilastro della Pac,Giuseppe Di Filippo, di CIA Chieti eCarmine Masoni, della CIA Abruzzo, che invece si sono concentrati sulle agevolazioni previste dal Psr 2014 – 2020, ricordando anche che CIA ha un sito internet nel quale possono essere consultate le schede riassuntive delle diverse misure presentate, e, infine,Giuseppe Fierro di Ismea, che ha presentato invece gli incentivi di Ismea.

 Tra il pubblico, nell’affollatissima aula magna del “Ridolfi”, oltre a tanti imprenditori agricoli c’erano anche gli allievi dell’Agrario, molti dei quali con il quaderno aperto per prendere diligentemente appunti.Molte inoltre le domande poste dalla platea per chiarire i diversi aspetti di come avere accesso ai finanziamenti.

 Sul Piano di sviluppo rurale, da mesi CIA Abruzzo ha iniziato l’attività di raccolta di manifestazione di interesse. Tra i dati raccolti spicca il 70% di interessati al bando dei giovani, primo insediamento. Un dato che attesta il forte grado di interesse tra la popolazione nel subentrare o intraprendere l’attività agricola. Ma gli incentivi finalmente a disposizione, dopo anni di rallentamenti, non possono essere l’unica ragione per fare impresa agricola. Bisogna saper presentare un progetto di impresa sostenibile. Nulla deve essere lasciato all’improvvisazione. Di qui l’importanza di incontri come quello ospitato dal “Ridolfi”.

 Con circa 433 milioni di euro a disposizione per il territorio, questo è il primo Psr cofinanziato dalla Comunità europea e dalla Regione Abruzzo. “Con questo Psr abbiamo recuperato un ritardo enorme – ha detto l’assessore Dino Pepe – siamo stati l’ultima regione d’Italia a presentare il Piano di sviluppo rurale a dicembre 2014, ma siamo stati la prima regione del centro sud Italia, oltre al Molise, a veder approvato il Psr, che non è la soluzione di tutti i problemi dell’agricoltura abruzzese, ma è un valido aiuto. Nulla, però, deve essere lasciato al caso. Il primo dicembre è stato convocato il Comitato di sorveglianza, organo che presiede all’emanazione dei bandi. Per inizio anno 2016 pubblicheremo i primi bandi e inizieremo proprio dai giovani. A disposizione ci sono 50 mila euro per il primo insediamento, per le aree D(di montagna) arriveremo anche a 60 mila euro. Abbiamo lavorato anche per cercare di allentare la stretta creditizia, che è stata una criticità del vecchio Psr”. L’assessore ha confermato, infine, che si sta cercando, nell’accordo con le banche, di considerare anche sul costo dell’Iva;si procederà a una semplificazione burocratica per accelerare i tempi e dare certezza agli agricoltori nonchédi sostenere la promozione dei prodotti agricoli.

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