Lanciano, concorso di scrittura creativa per la seconda edizione di ‘Penne al dente’

Lanciano. La Luna di Seb per il secondo anno nell’ambito della settimana della Cultura Frentana a Lanciano ha organizzato l’iniziativa Penne al dente mirata a valorizzare i giovani scrittori ed a promuovere in loro la passione per la scrittura e la lettura.

Quest’anno l’iniziativa, patrocinata dal Comune di Lanciano ha coinvolto gli studenti dell’Istituto Da Vinci- De Giorgio con un concorso di scrittura creativa.

I racconti sono stati valutati da una giuria presieduta da Catia Napoleone scrittrice molto nota a livello regionale già conduttrice televisiva della trasmissione “Leggiamo Insieme” e composta da Stefano Carnicelli autore del Romanzo “il bosco senza tempo” vincitore del Premio Majella, e Mariaelena Mae Carulli artist performer.

Questi i risultati: Primo posto “Preziosa fantasia” di Gessica Del Vecchio; Secondo Posto “Io e Sara, i segreti di un sorriso” di Sara Scarpari; Terzo posto “Una protesta nel mare” di Lorenzo Primavera; Menzione di merito per: Martina Pirozzi, Endrid Sinani, Ilaria Micolucci.

Ai primi tre vincitori sono andati premi offerti da Euronics e consumazioni dell’azienda Ai Viali Da Rocco.
Dopo i saluti del dirigente scolastico Gianni Orecchioni e del vice sindaco Pino Valente, si è svolta La tavola rotonda coordinata da Gioia Salvatore presidente dell’Associazione La Luna di Seb, sul tema “Scrivere per raccontare, scrivere per informare, scrivere per sognare” che ha visto la partecipazione del giornalista di Rai3 Regione Umberto Braccili autore del libro “Macerie dentro e fuori” dedicato al terremoto dell’Aquila ed i componenti della giuria.

Di seguito le motivazioni:

Primo posto “Preziosa fantasia” di Gessica Del Vecchio

La storia del cavallo è coinvolgente e ben scritta. Delicato ed emozionante il tema trattato: il legame tra il cavallo e la sua piccola padroncina. Si può essere tristi anche quando si vince? Evidentemente si, quando la vittoria deriva da una sofferenza o quando si è soli al punto da non sapere a chi riferire la vittoria stessa. La profonda sensibilità dell’animale sta nel riconoscere, quale elemento essenziale, la felicità della sua padroncina: in un meraviglioso volo frutto della fantasia, rinuncerà alla sua libertà per la vita della bambina. E sarà proprio questa preziosa fantasia a mantenere sempre viva un’esistenza ormai lontana da una incombente e cupa realtà.

Secondo posto “Io e Sara, i segreti di un sorriso” di Sara Scarpari

I drammi familiari possono sconvolgere quelle esistenze coinvolte nella triste danza che un destino crudele può dettare. L’autrice, con grande lucidità, descrive i passaggi bui di una adolescente chiamata a vivere una sorte troppo grande per lei. Una scrittura asciutta e priva di giri inutili arriva dritta al cuore del lettore per suscitare grandi emozioni. Si diventa quasi protagonisti al fianco di Sara per amare, fino in fondo, il suo dramma che culmina con un gesto estremo. Sarà proprio questo gesto estremo ad alimentare nuovamente la vita per far riscoprire una luce, in fondo al tunnel, pronta a riscaldare nuovamente il cuore. “Nessuno si salva da solo” … è l’amore la ferma ancora di salvezza. Sara Scarpari, dopo alterne e tristi vicende, con sano ottimismo, sa far rivivere la speranza nel cuore della protagonista

Terzo posto “una Protesta nel mare” di Lorenzo Primavera

Nel suo racconto Lorenzo Primavera tocca un tema sicuramente importante e molto sentito come quello dello sfruttamento innaturale delle nostre coste attraverso l’installazione di una nuova piattaforma petrolifera. Da tutto ciò non potrebbero che derivare problemi di inquinamento, di distruzione delle coste, di trasformazione (negativa) del territorio. La bella fantasia dell’autore riesce a narrare una storia partendo proprio dal mare e dai suoi abitanti. Con garbo, l’allegra e vivace sensibilità di un granchio riuscirà a mettere su un movimento di protesta silenzioso ma sicuramente efficace. Un modo semplice per far valere dei principi importanti da non sottovalutare. A Lorenzo il merito di aver descritto, con fantasia, una legittima protesta restando ben lontano da insane e violente forme di ribellione che avrebbero solo il sapore della sconfitta.

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