Vasto, ‘No Justice No Peace’: un murales per promuovere il messaggio di tutela dei diritti umani

Vasto. La Consulta Giovanile di Vasto il prossimo 12 agosto organizza, alle ore 16:00 presso la Rotonda di Vasto Marina, l’iniziativa “No Justice No Peace” per promuovere il messaggio di tutela dei diritti umani con la realizzazione partecipata di un murales su pannello.

Giovanni Peluso e Yusdra Hafdi sono i promotori dell’iniziativa ed il murales avrà come protagoniste due persone legate da un filo, sottile e forte allo stesso tempo, che rappresenta una sorta di cordone ombelicale che le tiene saldamente ancorate alla Terra. Il messaggio è la necessità di custodire e curare la Terra attraverso la tutela dei diritti umani in modo da rafforzare questo legame con le persone, evitando che il filo si spezzi a causa dell’odio e della violenza che causano le disuguaglianze. Tutte le persone, seppur diverse per origini e cultura, restano uguali nella loro esistenza sul nostro pianeta come soggetti ai quali vanno riconosciuti i diritti umani di cui godere in armonia con il prossimo con l’obiettivo di vivere e far vivere in un globale messaggio di uguaglianza.

“L’iniziativa è stata pensata in seguito all’omicidio di George Floyd nel Minnesota, – dichiara il Presidente della Consulta Giovanile, Mario Enrico Testa – episodio che ha scosso il mondo intero ed ha innescato in molti la voglia di difendere i diritti umani spesso non rispettati per xenofobia, omofobia o islamofobia. La realizzazione di questo murales lancia un messaggio di pace universale e per questo vorremmo che sia un’opera di tutti e che tutti possano aiutarci a dipingerla”.

“Grazie alle ragazze ed ai ragazzi della Consulta Giovanile – concludono il Sindaco, Francesco Menna e l’Assessore alle Politiche Giovanili, Paola Cianci – per avere ancora una volta promosso un’iniziativa che mette al centro il tema dei diritti umani che purtroppo ancora oggi sono troppo spesso in discussione a causa delle continue violazioni che si registrano in ogni parte del mondo, dove la dignità degli uomini e delle donne non è tenuta adeguatamente in considerazione. Quando sono i giovani a richiamarci all’attenzione sulla tutela dei diritti significa che siamo tenuti tutti a fare molto di più”.

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