Vasto, emigrazione: è tornato a riunirsi dopo tre anni il Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo

Premio Dean Martin ad Anthony Molino, Fabrizio Ferri, Berenice Rossi e Valeria Di Santo Della Penna

Vasto. Dopo tre anni, questo pomeriggio, è tornato a riunirsi in presenza, a Vasto, a Palazzo D’Avalos, il Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo (CRAM) che sarà impegnato in tre giornate di lavori. Composto da 35 consiglieri, il CRAM è presieduto dal presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, ed al suo interno ci sono trenta rappresentanti delle comunità estere, tre Consiglieri regionali, il delegato dell’Osservatorio per l’Emigrazione oltre allo stesso Marsilio. Nella odierna giornata, si è svolta la cerimonia di apertura culminata con la proiezione del docufilm “El Vestido de Dora” del regista Maxi Manzo, componente del CRAM e già vincitore del premio Luca Attanasio nell’ambito del Premio Internazionale Flaiano.

Il presidente della Regione, Marco Marsilio, prima di dichiarare aperta la riunione assembleare, nel suo indirizzo di saluto ai partecipanti, ha definito gli abruzzesi all’estero “un’altra regione fuori dall’Abruzzo, che attesta quasi specularmente, per numeri e attività, la dinamicità e il persistere dei valori che hanno fatto delle genti d’Abruzzo un popolo riconosciuto e riconoscibile, apprezzato in tutto il mondo. Le associazioni sono numerose e molteplici sono le attività previste dalla legge regionale del 2004 – ha aggiunto – Tuttavia, la programmazione e la realizzazione dei vari interventi necessitano, ovviamente, di cospicui sostegni economici, cui la Regione non può far fronte se non in collaborazione con le stesse associazioni e confederazioni, cui si chiede, nel caso degli avvisi per iniziative culturali e sociali, una compartecipazione economica. A tal proposito, considerando il quadro di ridimensionamento e tagli che ha colpito tutti i settori regionali, – ha spiegato Marsilio – siamo riusciti ad accantonare anche nel 2022, nel capitolo dedicato all’Ufficio Emigrazione, la somma complessiva di circa 85.500 euro l’anno. Questo non significa che tale somma sia definita e definitiva. Esiste la possibilità, come è già accaduto nel 2020 con un emendamento approvato all’unanimità dal Consiglio regionale, che vengano trovate altre opportunità per rafforzare questa cifra, anche per finanziare ulteriormente iniziative di particolare valore, com’è appena accaduto per la preparazione di questa riunione del CRAM”.

Marsilio ha poi voluto affrontare il tema della “nuova emigrazione, conseguenza della mobilità dei nostri giovani universitari e dei giovani laureati, che, specializzandosi all’estero, scelgono di lavorare fuori dall’Italia, non avendo in Italia le stesse opportunità professionali. “Penso – ha rimarcato il Presidente – sia giunto il momento di cominciare a porre rimedio a questo fenomeno, e in questo senso una task force delle regioni, per scambiare le migliori pratiche e i migliori progetti volti ad arginare questo fenomeno, sia la prima cosa da fare per attuare una politica di incentivi in grado di favorire il rientro della nostra “migliore gioventù”. Ma, oltre a questa cosiddetta emigrazione dei “cervelli in fuga”, – ha proseguito – esiste l’emigrazione di lavoratori, studenti e pensionati; di immigrati che, arrivati in Italia, si spostano poi in altri Stati, così come l’emigrazione di famiglie giovani con figli minori, genitori al seguito, migranti maturi e disoccupati e con familiari a carico che, non ancora pensionabili, devono ricollocarsi a livello lavorativo. E poi ancora c’è l’emigrazione di pensionati italiani verso Paesi dove una minore pressione fiscale consente di vivere dignitosamente anche con pensioni medio basse”. Infine, sul ruolo in Regione delle comunità dei cittadini all’estero, Marsilio ritiene “necessario inserire il fenomeno migratorio in un quadro più ampio, riconoscendo negli abruzzesi nel mondo, nei loro discendenti e nelle loro comunità, una componente essenziale della società regionale ed una risorsa da attivare per la realizzazione di nuovi rapporti internazionali: un valore da sostenere, anche in un’ottica di sviluppo economico e imprenditoriale”.

In serata, a partire dalle ore 21, la consegna dei premi Dean Martin a personalità di origine abruzzese che si sono distinte nel mondo per loro professionalità o per meriti scientifici culturali e artistici. In questa edizione il premio è andato a Anthony Molino, psicanalista e saggista; Fabrizio Ferri, , ingegnere di Fincantieri Cina; Berenice Rossi, ricercatrice e scrittrice, Maurizio Mariano, avvocato e divulgatore delle tradizioni abruzzesi in Sudafrica e Valeria Di Santo Della Penna dell’Associazione degli Abruzzesi negli Emirati Arabi, capaci di diffondere le tradizioni della loro terra e di contribuire, attraverso il loro talento, alla crescita dei Paesi in cui vivono. Consegnato anche il Premio “Crocetti” –in memoria di Gaetano Crocetti, papà di Dean Martin – attribuito a chi, pur vivendo in Abruzzo, diffonde nel mondo i valori e le tradizioni della terra d’Abruzzo. Riconoscimento che è stato attribuito a Stefano Angelucci Marino, attore e regista, e a Danilo Di Paolonicola (musicista) fondatore dell’Orchestra Popolare del Saltarello.

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