Vasto, 5 migranti positivi. Menna: ‘È intollerabile quanto accaduto e la superficialità con cui sono stati fatti i controlli’

Vasto. Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, ha ricevuto dalla ASL di Chieti la comunicazione che cinque dei migranti che alloggiano all’Hotel Continental di Vasto, nei pressi dell’ingresso dell’Autostrada Vasto nord, sono risultati positivi al Covid -19. Le stesse persone erano state già sottoposte a controlli, e il tampone effettuato prima della partenza era negativo. E’ intollerabile quanto accaduto ”. Ad annunciarlo è lo stesso primo cittadino.

“I cinque migranti sono già stati isolati – ha dichiarato il sindaco Menna – e sono in quarantena. Una situazione assurda, che dimostra la superficialità con cui sono stati fatti i controlli. Ricordo che il 3 settembre scorso ho richiesto al Prefetto un incontro insieme ad altri sindaci per discutere dell’accoglienza dei migranti e della ripartizione provinciale. Incontro che è stato programmato per il prossimo 11 settembre. Mi appello al Prefetto e alle autorità sanitarie affinché venga tutelata la sicurezza di tutti.”

“Oltre il danno la beffa” lo dichiara in una nota Luigi D’Eramo,segretario regionale della Lega,circa la notizia dei cinque migranti risultati positivi al tampone e scrive “Daremo battaglia per preservare il territorio vastese proprio come abbiamo fatto nel territorio marsicano,è nostro dovere garantire la sicurezza sociale e sanitaria delle nostre comunità,se ne faccia una ragione l’inquilino del Viminale a cui contesto le scelte incoscienti di spalmare ovunque i migranti.E’ sotto gli occhi di tutti che il Governo Pd-5S fa scontare al resto d’Italia la loro inefficienza nel gestire i flussi migratori” prosegue il deputato “Va dato atto a Nicoletta Verì,assessore con delega alla Sanità,dell’ottimo lavoro svolto fin qui e dell’eccessivo zelo,sempre a tutela delle nostre comunità,con cui sta monitorando i 250 migranti presenti nella nostra regione. Chiedo al ministro competente di provvedere a rimbarcare i clandestini e riportarli nei loro paesi d’origine” conclude D’Eramo.

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